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bad beat

Accettare le bad beat anche quando gli avversari sbagliano. L'esempio con una mano

bad beat

Se hai già giocato a poker, la seguente storia non ti sorprenderà tanto. I dettagli possono essere tecnicamente interessanti, ma è anche importante mettersi nei panni della parte eventualmente lesa. Anche se la parte lesa, a causa di una bad beat, siamo noi.

Continua a leggere e considera bene ogni passaggio.

Come puoi chiamare quella mano? La bad beat dietro l'angolo

In una partita NL100 di poker online (six-handed, $ 0,50 / $ 1), il giocatore under-the-gun - un regular piuttosto leggibile e debole - ha effettuato un normale rilancio iniziale di $ 2,50. L’action è arrivata al big blind che ha fatto una three-bet a $ 10.

Al giorno d’oggi, un rilancio di questo tipo rappresenta un range forte, poiché difendere il proprio big blind sapendo che si giocherà la mano fuori posizione, prefigura una mano piuttosto solida. 

Questo significa anche che i range di four-bet da under the gun sono estremamente ristretti mentre mani come {a -} {k-} e {q -} {q-} sono quasi sempre (di questi tempi) solo call.

Il giocatore UTG ha chiamato con - indovina un po '- una mano che probabilmente non avrebbe dovuto avere secondo lo schema appena enunciato.

Continuation al flop e al turn

Il flop q 2 q {q-Spades} {2-Spades} {q-Hearts} è relativamente secco. Molte delle combinazioni di {a -} {k-} dell'UTG avrebbero avuto difficoltà a continuare a chiamare su questo flop e il big blind ha scelto di puntare $ 10, poco meno della metà del piatto. L'UTG ha comunque chiamato. Forse l'asso-re non era pronto a mollare, o forse l'under the gun aveva hittato una delle parti più forti del suo range su questo flop, come {a -} {q -} - dello stesso seme o non ha voluto abbandonare una coppia forte, come i Jack o i 10.

In ogni caso la carta del turn è stata un 5   {5-Diamonds}, improbabile che cambiasse qualcosa. Anche se il big blind stava bluffando con, ad esempio, {a -} {5 -} suited, su questa carta è ancora indietro alla maggior parte del range di call/raise dell'under the gun.

Tuttavia, il big blind ha puntato di nuovo, questa volta $ 27 su poco più di $ 40. Questo non committa nessuno dei due giocatori, ma certamente “stressa” gli stack molto più di quanto farebbe una puntata di, ad esempio, $ 18. Significa anche che il giocatore under the gun deve arrendersi con tutte le combinazioni di {a -} {k-} che non siano proprio a k {a-Spades} {k-Spades}.

In altre parole, il big blind sta davvero sfidando a faccia aperta il range di UTG, il che significa che è meglio che il suo avversario abbia una buona mano quando chiama di nuovo.

Il river 

Il river ha portato in dote. un 3   {3-Hearts} irrilevante. Il big blind è andato all-in per $ 56, e under the gun ha chiamato istantaneamente con k q {k-Clubs} {q-Diamonds} per trips di donne. Il big blind ha scoperto che la sua coppia di assi a a {a-Diamonds} {a-Clubs} è stata crushata al flop. Esasperante, certo, ma questo è il poker!

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Torniamo indietro e consideriamo se il big blind ha preso la giusta linea d'azione (anche se questa volta è stato sfortunato). Avrebbe potuto ottenere tre strade di valore in questa situazione? La risposta è sì, i candidati per farsi pagare sono {k -} {k-}, {j -} {j-} e forse {10 -} {10-}.

Potrebbe essere battuto in questa situazione? Può esserci la bad beat?

La regina più probabile con cui il suo avversario potrebbe vedere il flop è, ovviamente, {a -} {q -} suited. Ma guarda, {q-Spades} e {q-Hearts} sono sul board e {a-Diamonds} e {a-Clubs} erano entrambi nella mano del big blind. Pertanto è combinatoriamente impossibile per {a -} {q -} - suited essere sotto il range avversario a cui può pensare il BB.

Data la rigidità dei range e la dimensione della three-bet di 10 BB, una mano come {a -} {q -} - offsuit o {k -} {q -} - offsuit, dovrebbero finire nel muck preflop qui. {k -} {q -} - suited potrebbe avere qualcosa da dire, ma anche in questo caso ci sono solo due possibili combinazioni.

Dal punto di vista del big blind, sono due combo contro più combo di re e jack. Anche se il giocatore UTG fosse arrivato al flop con {a -} {q -} - offsuit, il big blind potrebbe ancora essere in grado di value-shovare con gli assi.

Esèrcitati ad accettare le bad beat

Nella fredda sobrietà del senno di poi possiamo vedere che UTG ha fatto un ambizioso, forse testardo, call preflop con una mano offsuit che avrebbe dovuto passare ... ed è stato debitamente ricompensato.

Aveva un percorso (forse più fastidiosamente) facile per vincere i soldi dal flop in poi: basta fare clic su call una volta dopo l'altra. Ma nel corso di milioni di mani, il big blind preferirebbe che under the gun facesse sempre come ha fatto. Non può certo biasimarlo per questo, vero?

Dobbiamo accettare che a volte saremo battuti sia quando il nostro avversario commette un errore prima del flop sia quando non lo fa. Saremo qualche volta battuti quando piove e quando splende, quando è l'alba e quando è il tramonto, e quando qualcuno ha sentito l'albero cadere nel bosco e anche quando non fa rumore!

Il big blind guarda la linea migliore in ogni street della mano, ma c'è ancora un'altra street da giocare, quella che arriva dopo che la mano è finita. La via più redditizia dopo aver visto che {k-Clubs} {q-Diamonds} ha vinto il piatto è semplicemente accettarlo e andare avanti.

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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