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3 left al PPTour, allin e un call: cosa fare con AK? I pareri di Savinelli, Speranza, Sanchioni e Lunelli

Nelle tante ore di diretta streaming, durante l’ultimo PPTour Nova Gorica, ci sono state diversi spot che hanno catturato l’attenzione. Ne abbiamo scelto uno, che forse non è il più interessante sotto l’aspetto tecnico, ma può comunque tornare utile. Utile a tutti quelli, tra voi, che si dovessero trovare in una situazione simile nelle fasi finali di un torneo.

AK, una delle mani più “fraintese” del poker

Tra quelli che  “AK non è un punto” e quelli che “AK non lo foldo neanche se mi sparano”, c’è tutto un mondo da scoprire, considerare e studiare. Forse solo JJ è una mano più difficile da gestire, per il giocatore medio, rispetto ad Asso e Kappa. Lo spot che stiamo per raccontare può essere un aiuto per orientarvi meglio in certe situazioni di tavolo finale.

Abbiamo quindi chiesto un parere ad alcuni professionisti e al diretto interessato. Ho scelto un grande specialista del live come Carlo Savinelli, un professore dei tornei online come il coach di Pokermagia Simone Speranza e un altro MTTer d’assalto, che si dà il caso fosse presente nello spot: Eugenio Sanchioni. Il ragionamento del marchigiano ha il vantaggio di conoscere esattamente il range di uno dei due avversari…essendo egli stesso. Infatti “Eugol93” ci regala anche il suo calcolo ICM su questo spot.
Infine, non poteva mancare il thinking process del protagonista: Danilo Lunelli. Ma partiamo dal racconto di quanto accaduto.

Lo spot: AK 3 left, su un allin e un call allin

Siamo con tre giocatori rimasti al PPTour Nova Gorica, al livello 80.000/160.000 ante 20.000. Eugenio Sanchioni è chipleader a circa 5 milioni, seguito da Guido Presti a 2.2 milioni e da Danilo Lunelli a circa 2 milioni.

Da bottone Eugenio Sanchioni decide di andare direttamente allin, Presti da small blind ci pensa appena qualche istante prima di  dichiarare il call allin e la parola passa a Danilo Lunelli, che siede sul big blind con a k .

Per adesso vi abbiamo rivelato solo cosa aveva in mano Lunelli, poiché rivelare da subito le carte degli avversari potrebbe comportare il rischio di dare giudizi “result oriented”.

Vi diamo però il payout che attendeva questi giocatori: al vincitore sarebbero andati 44.000€, al secondo 26.000€ e al terzo 19.000€.

Fold o call? I pareri di Savinelli, Speranza, Sanchioni e Lunelli

Cosa farebbe Carlo Savinelli
 Secondo me questo è uno spot abbastanza banale, che ti porta a pensare che non lo sia quando in realtà lo è. Partendo dai dati certi, AK crusha sia il range di push di BTN che quello di call al push di SB. Ora si potrebbe fare qualche riflessione sull’ICM e sugli scenari che si potrebbero aprire in caso noi decidessimo di foldare.

Nella migliore delle ipotesi il chipleader vince e gioco un heads up in svantaggio 3,5 a 1 circa, ma avendo già sicuramente incassato 7k in più. Nella peggiore delle ipotesi small blind raddoppia, io rimango il più short e non incasso niente.

Detto questo, 7.000€ sono una cifra non sottovalutabile di questi tempi, ma credo che in questo caso sia prioritario arrivare con uno stack più importante in heads up, quando la differenza tra i due premi sarebbe di 18k. In definitiva credo credo sia un call abbastanza facile , non dico Snap ma molto vicino ad esserlo.

Cosa farebbe Simone Speranza
 In game non è così scontato, ma essendo preflop ci sono da fare delle considerazioni icm. C’è un nostro sostanziale pari stack che le mette tutte in mezzo, quindi abbiamo la possibilità di arrivare all’heads up e questo in termini di $EV sposta. Non credo però che sposti al punto da foldare AK. Ci sono altri spot dove AKo diventa fold, magari se siamo 5 left con uno stack medio e due sono già allin.

Ovviamente small blind ha un range mille volte più forte rispetto al bottone, ma proprio questo ci porta a tirare anche conclusioni inverse. Se small blind vince, ci troveremmo ultimi con neanche metà dello stack del secondo. Anche questo concorre a togliere i dubbi residui sul call con AKo.

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Cosa farebbe Eugenio Sanchioni
Ho inserito il mio range di openshove in quello spot, anche se per ovvie ragioni preferisco non svelarlo, ed il calling range dello small blind che presumo sia 66+, AJo+ ATs+.

Partendo da questi elementi e considerando puramente l’ICM, il call da terzo con AKo è un call a saldo negativo.

Come vedi TT è proprio il bottom range del call! Sinceramente ammetto che in game non avrei mai passato, ma ho detto fin da subito che la scelta di foldare AKo non era affatto biasimabile!

Cosa ha fatto Danilo Lunelli
Ovviamente è una mano con cui è normale pensare di mettere e io stesso, se si fosse trattato di un torneo online, avrei senz’altro fatto call. Dal vivo si fanno considerazioni diverse, soprattutto in un torneo importante come questo. Non nascondo che anche lo scalino del payout ha pesato eccome sulla mia decisione di foldare, anche perché mi ero qualificato online. E comunque era facile immaginare che avrei dominato il range di Eugenio, ma lì Guido dimostra un range fortissimo e in tre c’erano diverse incognite.

Come è andata a finire
Danilo Lunelli ha foldato, così Guido Presti ed Eugenio Sanchioni sono andati allo showdown: 9 9 per Guido, a 7 per Eugenio. Ed ecco il board:

Lunelli avrebbe vinto il colpo, facendo un triple up che lo avrebbe mandato in testa, decretando di fatto l’eliminazione di Presti. Ma queste sono considerazioni inutili, visto che si parla di “se” e “ma”. Così come è curioso, ma non direttamente legato a questa mano, che il torneo lo abbia alla fine proprio Danilo Lunelli!

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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