Con l'avvento del poker online si è venuta a creare la possibilità di giocare a poker su un numero di mani che nel poker live era (ed è) sostanzialmente impossibile raggiungere. In questo modo alcuni concetti come il lungo periodo e l'Expected Value (EV) e l'idea di poter abbattere la varianza mettendo insieme milioni di mani hanno iniziato a circolare sui forum online, diventando ben presto le basi su cui fondare qualsiasi strategia vincente. Quasi tutti i professionisti dell'online al giorno d'oggi consigliano di non porsi obbiettivi monetari ma di pensare alla massa e all'EV, ovvero a prendere sempre la decisione migliore sul lungo periodo senza considerare i soldi in gioco.
Alec Torelli non la pensa in questo modo, almeno per quanto riguarda coloro che si siedono al tavolo consapevoli di avere un atteso positivo ma senza essere professionisti del poker. Per loro, il player italo-americano ha un suggerimento: adottare un approccio chiamato "practical poker". Di cosa si tratta? Torelli lo ha spiegato dettagliatamente in un recente video sul suo canale Youtube e in questo articolo vi proponiamo la trascrizione delle parti più importanti.
Una delle domande che ricevo più spesso è come relazionare il poker e la vita reale. La mia risposta è di considerare un approccio che chiamo "practical poker".
Per spiegarmi prendo come esempio un giocatore che pur non essendo professionista è consapevole di poter vincere dei soldi giocando a poker. Viaggia molto per i tornei e il cash game e ha la possibilità di fare trasferte da due, tre, quattro giorni. Quando torna a casa, però, non è circondato da persone che comprendono il gioco o lo accettano, magari ha una famiglia da mantenere e un lavoro che non ha nulla a che vedere con le carte. Vuole solo guadagnare qualcosa in più grazie al poker, giocando qualche ore alla settimana.
Nel suo caso, secondo me, l'aspetto più importante non è quello tecnico ma un altro: assicurarsi le vincite. Può sembrare un concetto semplice ma questo è proprio alla base del "practical poker". Mettiamo che un giocatore che rientra nella categoria di cui ho parlato prima decida di fare una trasferta di tre giorni per giocare a poker al casinò. Si prepara mentalmente, tecnicamente e fisicamente. Pianifica di giocare 5 o 6 ore al giorno, che è il numero che riesce a sostenere senza avere cali nel suo gioco.
Ora, mettiamo che dopo tre mani al tavolo di cash game abbia già vinto due poste. Invece di stare al tavolo e continuare a giocare per 5-6 ore si alza e si assicura la vincita. Ora, ovviamente, io non sto certamente sponsorizzando l'approccio "hit and run" perché è una strategia che va contro ai principi del poker vincente ma a volte, quando la somma di denaro che avete conquistato è talmente grande da permettervi di chiudere in attivo l'intera trasferta, è un'opzione che va presa in considerazione.
Sapere di aver vinto talmente tanto da chiudere la vostra trasferta a Las Vegas con un ottimo profitto, nonostante ci siano altri due giorni per giocare, è importante, non per il poker ma per la vita reale. Non siete robot che inseguono l'EV a tutti i costi, voi dovreste inseguire le vincite. Se non siete professionisti non dovreste mirare ad altro che a vincere soldi, non importa come. Quindi se dopo tre mani siete in profitto di due buy-in e decidete di mollare tutto per godervi la vincita senza tornare a giocare, state prendendo una decisione intelligente. Quando tornerete a casa dalla vostra famiglia sarete visti come vincitori, quando tornerete al casinò la prossima volta sareye più sicuro di voi. Alcune volte questo è il giusto approccio al poker, è un buon modo per relazionare ciò che succede al tavolo con ciò che succede nella vita reale.
Il "practical poker" ha anche degli effetti anche sul vostro gioco. Poniamo ad esempio che in uno spot la mossa corretta dal punto di vista dell'Expected Value (EV) sia quella di 3-bettare e puntare su tre streets in semi-bluff con un progetto. Non è detto che per voi questa sia davvero la condotta migliore: magari flattare preflop e vedere che carte usciranno sul board è il modo migliore per assicurarvi le vincite. Talvolta è accettabile rinunciare a un po' di valore atteso per ridurre la varianza. Se non sei un professionista, sai che devi chiudere il maggior numero di sessioni in profitto per farlo diventare qualcosa di reale nella tua vita. In questo caso consiglio di puntare al "practical poker". So che non è quello che fanno i professionisti, so che non è l'approccio EV+, so che non ha nulla a che vedere con i forum, la teoria dei giochi etc, ma per chi non è un giocatore professionista è un buon metodo per guadagnare soldi con costanza grazie al poker.