Alcuni dei vantaggi immediati che si possono ottenere giocando in maniera aggressiva sono: il rubare bui e ante, prendere il controllo del piatto e farsi pagare adeguatamente quando si ha un grosso punto. Ed è quindi per questo motivo che giocatori di fama internazionale quali il professionista francese Bertrand “ElkY” Grospellier spesso partono con carte marginali e finiscono con l’accaparrarsi molti piatti.
Vediamo insieme un esempio concreto circa l’applicazione di questo stile di gioco. Siamo al World Poker Tour Championship, torneo da 25.000 dollari d’iscrizione tenutosi al Bellagio nell’aprile di quest’anno.
Con blind 1200$-2400$ e ante di 300$, Grospellier open-raisa di 5.700$ con 7-3 offsuit da late position. “Ho fatto quella mossa perchè le ante erano piuttosto grandi rispetto ai bui” racconta ElkY, “inoltre i giocatori sui blind erano piuttosto tight. E poi avevo tante chips, e quando mi trovo in questa situazione mi piace giocare molti piatti.”
Come previsto i bui foldano ma arriva il call dal giocatore sul bottone. Siamo dunque in heads-up e al flop scendono q 10 k .
“Con un board del genere, mani che si connettono bene sono le carte Broadway (carte comprese tra il dieci e l’asso, ndr), ma se avesse chiuso un mano monster su quel flop avrebbe sicuramente 3bettato preflop“ spiega Bertrand anallizzando il range dell’avversario. “Se aveva invece una coppia di 10 o meglio, anche in quel caso avrebbe rilanciato pre-flop perchè lui sa che io sono un giocatore molto loose. Se avesse poi avuto un K avrebbe anche in quel caso rilanciato prima. Come ultima possibilità c’era un K-J ma ho creduto che stesse invece giocando con una coppia bassa”
ElkY decide quindi di puntare 8.800$ sapendo che se l’altro non aveva connesso nulla al flop avrebbe probabilmente passato. “Il mio piano era di fare check-fold sulle street successive nel caso avesse chiamato, perchè già sapevo che se vedeva la mia puntata, difficilmente avrebbe abbandonato sulle carte successive e quindi per me c’erano zero chance di vittoria. In fondo stavo solo cercando di rubare il piatto” continua il francese.
L’avversario decide per il call e al turn scende un 3 , dando a Grospellier una coppia. ElkY segue il piano stabilito in precedenza e fa check, subito seguito da quello dell’altro giocatore.
Il dealer distribuisce quindi il river e sul tavolo arriva un 3 che, insieme al precedente, regala a Bertrand un fortunato trips.
“A quel punto sapevo che dopo il suo check al turn, qualcosa comunque doveva avere. Nel caso contrario infatti, avrebbe puntato dopo il mio per provare lui a rubare il piatto. Quindi la sua azione era stata compiuta o per pot-control oppure per indurmi al bluff. Io avrei sicuramente agito in quel modo nel caso avessi avuto K-Q o K-J su un board come quello, perchè a quel punto o stai dietro o nettamente avanti. In base a quel ragionamente ho quindi deciso di puntare 4.200$ perchè ritenevo molto probabile, per come avevo giocato la mano, che lui potesse callarmi con una Q o un J”.
Ancora un volta le previsioni si rivelano esatte e l’altro giocatore decide di andare a vedere soccombendo però alla mano di ElkY. Grospellier si aggiudica dunque un piatto davvero cospicuo: partito con un mero tentativo di steal, aggiunge invece al suo stack oltre 40.000 chips.
“Dal punto di vistra strategico ritengo che sia per me vantaggioso aprire il gioco con molte mani. In questo modo rendo più difficoltosa la lettura degli altri su di me. Se vedono che vado anche con 7-3 offsuit allora, probabilmente, quando avrò una mano molto forte loro saranno più propensi a chiamare le mie puntate.”
Grande padronanza delle diverse dinamiche di gioco, dunque, per il Pro di PokerStars che, con oltre 5 milioni di vincite in carriera, si dimostra essere uno dei migliori interpreti del gioco da torneo.