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Come la vinci una mano con Q5 suited contro Mike McDonald?

[imagebanner gruppo=pokerstars] L'IPT ed EPT di Malta, come da previsioni, hanno attratto sull'isola europea un gran numero di giocatori di poker, fra cui anche più di qualcuno di fama internazionale: è proprio fra due di questi che si svolge la mano che andiamo a presentarvi, giocata all'EPT High Roller da 25.500 € fra Mike McDonald e Patrick Leonard.

Se il canadese non ha bisogno di presentazioni, il giocatore britannico alle nostre latitudini non è fra i professionisti più conosciuti, principalmente perché - malgrado oltre a giocare tornei online lo faccia con una certa costanza dal vivo - non ha mai ottenuto risultati così rilevanti nei tornei di punta,malgrado due piazzamenti al WPT di Nottingham che gli valsero 100.000 sterline sulla fine del 2014.

Tuttavia, ambizioso e competitivo, Leonard si è presentato regolarmente qui a Malta, giocando il suo primo torneo dal buy-in di 25.000 € in carriera, e parlando così diffusamente di questa sua esperienza su TwoPlusTwo: "Di solito quando inizio malamente un torneo vengo assalito dalla smania di recuperare - ha premesso - in questo caso sono passato rapidamente da 50.000 a 42.000 fiches, ma dopo la mano ero comunque contento di come fossero andate le cose".

In questo caso, dopo che tutti gli altri hanno foldato Patrick decide di completare da small blind con Q5 suited, rimanendo con circa 32.000 fiches alle spalle. McDonald da grande buio decide di rilanciare fino a 1.400, e così Leonard comincia a definirne il range: "Credo checki dietro mani come J9 suited, 87 suited ed in generale tutte quelle con cui non vuole essere limp/3-bettato - premette - penso che rilanci con un range polarizzato, specie con questa size".

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Patrick Leonard, qui al torneo da 2.200 € dell'IPT

Convinto che la sua mano non abbia abbastanza giocabilità postflop per chiamare un raise di oltre tre big blind, "pads1161" decide di 4-bettare a 5.300, una size grande con cui intende rappresentare un range a sua volta polarizzato, usando come combo di bluff proprio quelle di Qx e Kx suited no kicker come quella che effettivamente ha.

McDonald però chiama, ed il flop è K 10 2, con entrambi i giocatori che decidono di checkare: "Penso abbia più spesso showdown value che qualcosa come un gutshot - prosegue Leonard - quindi mani come AQ e AJ, Kx ed anche Tx".

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Al flop il britannico era pronto ad arrendersi, ma poi al turn cade un altro dieci: "E' interessante, entrambi possiamo averne molti, ma penso che sia meglio per me tenere il mio valuerange più largo anziché rappresentare un dieci puntando, visto che non punterei comunque con un re. Una volta che anche lui checka dietro, penso abbia AQ o AJ quasi sempre".

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Patrick Leonard e Mike McDonald durante l'EPT High Roller

Il river è un nove, carta sulla quale Patrick decide di bluffare, puntando 6.400 su piatto di circa 12.000: "Credo che il nove hitti più il mio range che il suo, visto che con mani come J9 mi aspetto che punti prima del river, ma purtroppo mi ha chiamato con AJ abbastanza rapidamente, è stato davvero un bel call".

Anche McDonald ci ha tenuto a dare il suo parere, complimentandosi con lui: "Non avrei mai detto che si trattasse del tuo primo torneo con quel buy-in - lo ha lusingato - mi sono sentito un po' stupido per aver ristretto il mio range così tanto al river, mi sono sentito abbastanza spaesato ed alla fine ho deciso di fare una specie di crying call". Che comunque si è rivelato giusto.

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