Poker online
Se nella storia del poker online mondiale il più ricco piatto di sempre rimane quello da 1,35 milioni di dollari vinto da Patrik Antonius su isildur1 nel 2009, in quella ancora giovane del cash game italiano non è ancora molto chiaro a chi attribuire tale record.
Ma il piatto da 10.800 euro vinto qualche giorno fa da Davide "DJdave_en" Nutarelli contro denielito su PokerStars.it, se non è da primato, è senza dubbio tra i più ricchi di sempre.
Certo, la differenza in termini assoluti rimane enorme, ma se consideriamo il rapporto agli stakes si tratta comunque di casi straordinari: la celebre mano di Antonius si giocava infatti al PLO con bui 500$/1000$, mentre quella che vi stiamo per raccontare è accaduta al NL hold'em 5€/10€. In pratica, un big blind della mano tra i due scandinavi equivaleva quasi al buy-in massimo che è consentito portare su un singolo tavolo dalle regole AAMS. In termini relativi, stiamo parlando dunque di un piatto da circa 1350 big blinds (vedi immagine sotto) nel caso di Antonius e di 1080 big blinds in quello di DJdave_en.
Ci siamo fatti raccontare cosa è accaduto dallo stesso Nutarelli che però, come leggerete, continua a considerarsi fondamentalmente un torneista.
AP: Allora DJ, l'eco di quanto hai combinato l'altra sera è arrivata fin qui. Ti va di raccontarcelo?
DJ: "Nice pot direi! Stavo giocando hu 5-10 contro denielito, un giocatore che a prima vista magari poteva attirare molta attenzione dato che si era piazzato secondo a un Sunday Special incassando circa 40mila euro, e si era subito seduto agli high stakes, ma in realta’ non regalava un centesimo e anche se non era esperto di hu non e’ stato affatto facile togliergli i soldi.
Ad un certo punto del match ci siamo trovati io con circa 6.8k davanti e lui con 5.4k. Lui apre a 30 da bottone, io 3-betto a 100 con a k , ma lui 4-betta a 350. In una situazione così deep è abbastanza difficile gestire AK fuori posizione, dati gli stack (oltre 500x). In ogni caso decido di 5-bettare fino a 800 e lui chiama.
Al flop scendono k 6 q , io esco puntando 900 circa e lui raisa a 3100, committandosi per i suoi restanti 1400. Io lo metto ai resti e lui mi gira un pericolosissimo 8 6 che fortunatamente per me non si concretizza, assegnandomi un piatto da 10.800 €!"
AP: Come ci si sente a vincere in una sola mano cifre per le quali in mtt devi cliccare per 8-9 ore?
DJ: "Quando le chips vengono verso di te ci si sente benissimo! Ma prova a pensare se cade un quadri al river, staremo parlando di uno spostamento di quasi 11 mila euro in meno dalla cassa di un giocatore per una sola mano. Il messaggio è che in questa specialità bisogna essere iper-rollati, e soprattutto non perdere mai il controllo.
Ovvio qui è tutto più immediato rispetto agli MTT: puoi entrare ad un 5-10 e tirare su 5mila in 20 minuti se sei in rush, mentre in un torneo magari ci vorrebbe tutta la notte. Dall'altra parte però, è vero che allo stesso modo quei 5mila euro li puoi anche perdere, mentre giocando un torneo al massimo perdi i 100€ di buy-in."
AP: A tal proposito, da almeno un paio d'anni sei costantemente al top tra i MTTer più vincenti in Italia. Come è cambiata la tua agenda di grindind da quando è entrato il cash? Mixi o fai sessioni separate?
DJ: "Io sono e resto più che altro un torneista, mi diverto ancora molto a giocarli, mi affascinano e gioco molto più rilassato. Ho creato il mio bankroll grazie a quei bei momenti di adrenalina dei final table 😉
Il cash invece è una disciplina molto complessa, il tuo successo è determinato molto dalla tua capacità di controllo e disciplina. Chi gioca nl1000 deve saper reggere psicologicamente swing molto pesanti, dopo i quali bisogna sapere reagire, rimboccarsi le maniche e studiare per correggere gli errori.
Sugli orari di gioco, non sono tra quelli rigidi e maniacali: leggo di persone che fanno sessioni da 2 ore, poi smettono e ne fanno un'altra da un'ora dopo cena. Io non sono di questa opinione, puoi trovare una buona situazione ad un orario che non hai prestabilito perchè magari è pieno di fish e devi rimanere lì anche 10 ore, se serve ed è profittevole. Non è le fonte che si sposta ma chi ha sete 😉
Non gioco tutte le sere cash, solo quando mi va e sto bene mentalmente, senza altri pensieri che possano influenzare il mio gioco. Credo sia una condizione necessaria per competere sul lungo periodo in questa disciplina."
AP: Hai iniziato direttamente dagli high stakes? Avevi studiato molto prima o hai sfruttato field scarso?
DJ: "Prima delle .it giocai qualche mese cash su .com. Una buona palestra, che mi ha aiutato a non arrivare impreparato all'ingresso del cash in Italia. All’inizio giocavo 1/2 2/4, ma il field abbastanza morbido e i profitti conseguenti mi hanno spinto a fino anche al 5/10 e 10/20."
AP: Pensi di continuare a fare la doppia vita dj-grinder per tutto il 2012? Apparizioni live?
DJ: "E come potrei lasciare la musica? Te ne racconto una dell'altro giorno: ho avuto una terribile sessione 5/10 heads up, dove ho perso quasi 12 stack. Così, un po’ tiltato e giù di corda, mi sono messo a suonare un po’ in casa. In quelle 2 ore di “sessione musicale” ho staccato da tutto, dal poker, dai soldi, dai problemi di ogni genere. Tornato al pc, ritrovo il tizio dei 12k e prima di spegnere il pc per andare a dormire, riesco a recuperare ben 9 stack contro di lui!
Non lascerei mai le cuffie appese al muro per nessuna ragione al mondo. Adesso sto collaborando con un locale dove, oltre al sabato, stiamo creando una situazione di venerdì nuova e stimolante, e farò anche qualche produzione musicale con colleghi che condividono la passione e il lavoro con me.
Per il live conto di fare almeno 3-4 eventi quest’anno. D'altra parte, se Crisbus riesce a vincere anche live vuol dire che può farlo chiunque...Ahahaha scherzo naturalmente, un saluto a Cristiano che stimo tantissimo da sempre, e un grazie a te e ad Assopoker per il lavoro iper-professionale che svolgete da anni."
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