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Donkbettare nel Pot Limit Omaha (4° parte)

Nel penultimo appuntamento con il post di Jaakko "Jabonator" Kiuru del forum di TwoPlusTwo, concludiamo il discorso sulla donkbet nei piatti heads-up.

"In precedenza, ho parlato di come la profondità dello stack influenzi la profittabilità di leadare. Un fattore che dovreste considerare, con le vostre puntate, è quanto denaro riuscite a far entrare nel piatto con differenti bet. Ad esempio, se check-raisate con 100 bb deep in un piatto rilanciato una sola volta, vi rimarranno circa 3 pot size bet sul turn. In questo modo, non siete committati al piatto e vi resta un po’ di spazio di manovra per lavorare su differenti carte che possono arrivare sul board.

Se leadate, avrete a disposizione circa 5 volte il piatto. Se venite raisati, potete shovare – se avete ancora fold equity a seconda della misura del rilancio – oppure callare, mantenendo sempre uno Stack-to-Pot ratio pari a 3.

Esempio: in un 6-max di PL100 voi e Villain avete 200bb. Un avversario loose-passive limpa da utg, i successivi due decidono di foldare ed un buon TAG rilancia per isolation dal bottone fino a 4,5bb. Lo small blind butta via le carte e voi chiamate dal grande buio con J T 8 7 rainbow. L’oppo da utg folda.

Il flop è K 9 6 rainbow e voi beccate un bel wrap, anche se siete fuori posizione. Come dovreste gestire questa situazione? Il pot è di 10 bb. Villain c-betta un’alta percentuale di volte. Check-raisando potreste indurlo a foldare una mano con showdown value. Se Villain invece rilancia ancora, lo spot diventa complicato. Probabilmente dovete callare e foldare sui turn missati. Se leadate e Villain vi chiama, potreste riuscire a prendervi il piatto con una second o third barrel, oppure se hittate potreste estrarre un po’ di valore specialmente se l’avversario ha qualche mano marginale con cui becca il second nuts quando voi centrate la scala migliore.

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Se l’oppo rilancia, con questi stack potete sempre re-raisare, se volete. Tuttavia, occorre conoscere quanto aggressivamente Villain risponda alle donkbet, ed in mancanza di ciò è meglio chiamare soltanto. Se l’altro rilancia nuovamente, vi troverete fra l’incudine ed il martello.

Come nei piatti multi-way, anche in heads-up dovrete bilanciare le vostre puntate alternando bluff, semibluff, made hand marginali e “mostri”. In questo modo confonderete gli avversari e potrete indurli in errore. Tutto ciò vale soprattutto contro i giocatori bravi, perché quelli scarsi in genere si concentrano sulle proprie carte e raramente riflettono su cosa possiate avere voi e quale linea di gioco stiate seguendo.

Per iniziare, usarei le donkbet come semibluff e bluff puri nelle giuste occasioni. Quando gli altri sembrano cominciare ad accorgersi di quello che state facendo, mixate la vostra azione e vedrete che andranno in confusione, non vi crederanno più, e cadranno nella vostra trappola.” (continua)

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