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"Giocare su 20 tavoli nel cash game non è per tutti..."

gazzabet-50-bonusQuando si parla di cash game, Mirza "zazano" Muhovic è un punto di riferimento, trattandosi semplicemente di un fenomeno capace di volare dal NL400 al NL2000 in pochissimo tempo, multitablando fra l'altro in modo massiccio. Ma come ci è riuscito?

"Ogni volta che fai un level-up serve un po' di fortuna - ha ammesso ai microfoni di TwoPlusTwo.com - e quindi credo che buona parte sia dipeso anche da quello, oltre al fatto che magari io sono in grado di elaborare una grande quantità di informazioni in maniera rapida, a differenza di altri giocatori". Anche perché, altrimenti, a fare sessioni come le sue non si va troppo lontano.

Muhovic gioca infatti attorno ai 20 tavoli di cash game normal, solitamente di NL1000 e NL2000, ma anche quando prende posto al NL500 Zoom o al NL1000 Zoom - quest'ultimo livello non sempre è attivo - comunque affianca dagli 8 ai 12 tavoli normali, qualcosa che naturalmente in pochi potrebbero fare con profitto, e non è un caso.

"Quando ragioni a freddo su una mano hai tutto il tempo che vuoi, non hai addosso né pressione né stress, mentre al tavolo tutto è estremamente rapido.
E' un po' quello che accade nello sport, non si possono paragonare un ultimo tiro decisivo nel basket o un matchball nel tennis a quello che fai durante l'allenamento. In molti sicuramente sono in grado di individuare i propri errori a freddo, di capire perché hanno sbagliato e dove, ma nel bel mezzo della sessione finiscono per commettere errori e giocare in maniera non ottimale".

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Questo naturalmente non significa che lui non sbagli mai, tutt'altro, ma che a differenza di altri anche quando multitabla pesantemente a livelli difficili riesce a non inserire il pilota automatico, evitando cioè di essere troppo lineare o prevedibile: "Non basta semplicemente guardare dei video di strategia in maniera passiva e sedersi di fronte al computer procedendo per prove ed errori, la sola pratica non basta - avverte - bisogna davvero aver compreso un concetto per poterlo mettere in pratica,  ed in molti in questo senso fanno fatica".

Lui non soltanto ci riesce, ma spesso senza HUD, perché come ricorda quando gli avversari che si incontrano nel quotidiano finiscono con l'essere sempre gli stessi "rischia di essere più una distrazione che un aiuto", e ricordando che in fondo anche saperne interpretare correttamente le statistiche è una skill: "Sono numeri che possono raccontarti una storia, ma c'è chi li interpreta in modo sbagliato e finisce col fare adattamenti scorretti, o nel perdersi fra troppe cifre".

Come sempre insomma anche strumenti potenzialmente eccezionali poi possono portare a risultati molto differenti a seconda di come li utilizza: il poker non fa eccezione e professionisti come "zazano" sono lì a ricordarcelo.

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