Per Gus Hansen è arrivato il momento di vuotare il sacco, o per meglio dire le tasche, visto che il danese nelle ultime ore in Cina racconta di aver vissuto sessioni di cash game da incubo, dove ha perso una cifra vicina al milione di euro.
Del resto, nessun pollo per quanto grasso si fa infilare in pentola senza aver prima provato a beccare il suo aguzzino, ed in questo caso “the great Dane” pare aver pagato lo scotto di tavoli dove il denaro, pur scorrendo a fiumi, non è detto confluisca sempre verso il proprio portafogli.
Gus accenna infatti a una sessione dove ha perso un piatto da dodici milioni di dollari di Honk Kong, pari a circa 1.200.000 €, mentre in quella seguente racconta di un altro piatto enorme perso, stavolta pari a circa quindici milioni di dollari di Honk Kong, dove però Hansen si presenta allo showdown da netto sfavorito.
In un piatto 3-way il danese decide infatti di rilanciare all-in su flop 9 6 2 avendo in mano 9 7 , venendo però chiamato da entrambi gli avversari, uno che nascondeva set e l'altro che mostrava il progetto di colore nuts, lasciando ad Hansen un misero 4% di vittoria che non si concretizzava per lui fra turn e river.
“Non rimpiango di essere andato all-in – racconta a mente fredda - ma quando il giocatore seduto sullo small blind ha chiamato ed il terzo si è messo a contare le odds per poi fare altrettanto ho subito capito che per me non c'era in serbo niente di buono”.
In partite simili il gioco è evidentemente molto loose ed un simile incrocio di carte può di fatto essere considerato un cooler, ma se a questo ci aggiungiamo dei bluff andati storti ed un mazzo che più che sorridere pare ghignare c'è poco da fare: anche Gus Hansen è costretto a pagare dazio.
Tuttavia, così come non si era abbandonato a toni trionfalistici in passato quando tutto era andato per il meglio, adesso Gus non accenna neppure alla sfortuna, troppo concentrato sulla prossima sessione da affrontare: se infatti il poker è una guerra, un soldato della sua esperienza ha superato troppe battaglie per non ricordare quanto rimanga bella anche se fa male...