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HeadsUp poker: una guida strategica completa (21° parte)

L’ultimo aspetto che andremo a trattare con la guida strategica all’heads-up cash game di Teppo Salonen riguarda le possibili contromosse ad inattese overbet o underbet dell’avversario.

“Poiché tutti i consigli dati sinora fanno riferimento a puntate con size standard che sono spesso comprese tra la metà e l’intera misura del piatto, come conviene rispondere se l’avversario punta soltanto un quarto oppure, ad esempio, due volte l’entità del pot?

Innanzitutto, se siete interessati a comprendere le formule matematiche utili per aggiustare i calling range su diverse bet size usando i principi della teoria dei giochi, allora vi consiglio di acquistare una copia del libro “The Mathematics of Poker” di Bill Chen e Jerrod Ankenman. In alternativa, è molto interessante anche “Algorithms e Assessment in Computer Poker” di Darse Billing.

In secondo luogo, vi dico che il problema di rispondere a puntate e raise inattesi ha più volte messo in difficoltà anche il mio gioco, soprattutto le prime volte che mi cimentavo col poker online. Se non sapete come rispondere a questo tipo di bet e finite per ritrovarvi in un match contro qualcuno che le utilizza, non serviranno a niente i tanti libri letti sul gioco poiché tutti questi insegnano ad affrontare i giocatori migliori. Sembra paradossale che una sifda possa risultare più difficile da vincere contro qualcuno che non sa cosa sta facendo, tuttavia è un qualcosa che può tranquillamente accadere ed è per questo motivo che cercherò di darvi dei consigli per evitare di commettere gli stessi errori che facevo io all’inizio.

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Come prima cosa, quando vi trovate di fronte ad una puntate di size inferiore a quella attesa, ovviamente dovreste foldare meno e proseguire con più mani giocabili evitando di essere outplayiati e bluffati fuori dal piatto troppo facilmente. Comunque, più che il calling range saranno importanti le mani con cui rilanciate. Per dire, se vi aspettate che l’altro punti half-pot ma invece fa solo 1/5 del piatto, la size della bet è in realtà più vicina ad un check che ad una puntata normale. Pertanto, se avevate in mente di provare un bluff nel caso l’altro checkasse, e di foldare in caso di sua bet, passereste ancora di fronte a quella size ridotta? Ed in caso di risposta negativa, considerereste ancora l’idea di bluffare come avreste fatto se l’oppo avesse checkato?

La più semplice delle risposte è che non dovreste agire in un modo o nell’altro nella totalità dei casi. Variate piuttosto la vostra azione in base a quanto piccola è la bet dell’avversario. Nel caso specifico dove lui ha fatto circa metà della puntata standard, potreste optare per un fold od un raise in bluff mixandoli con frequenza del 50% ognuno (oppure, se la vostra mano è relativamente forte, potreste sostituire il fold con un call perché chiamare ora vi costa meno)." (continua)

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