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Il Texas Hold’em e l’importanza di vivere il presente

Patrik AntoniusQuando ci si approccia al gioco del poker Texas Hold’em con il giusto atteggiamento, si sarà soliti interrogare amici più esperti o un forum specializzato come il nostro con l’intenzione di migliorare le proprie conoscenze, rendendosi conto di avere molto da imparare.

Da dove cominciare? Sicuramente leggere libri e partecipare attivamente alle discussioni ponendo domande è un buon inizio per formarsi delle solide basi, da consolidare attraverso l’esperienza. Ma questo naturalmente non basta.

Chi infatti ha già raggiunto un discreto livello di conoscenze, arrivando col tempo a sviluppare un certo tipo di capacità di analisi delle situazioni di gioco, oltre a voler sempre affinare le proprie abilità sentirà ben presto una necessità indispensabile da soddisfare, volendo essere un giocatore vincente.
Stiamo parlando della capacità di comportarsi, durante le fasi di gioco, in maniera assolutamente coerente con quello che è il nostro pensiero riguardo alla situazione che stiamo affrontando.

Il concetto teoricamente è piuttosto semplice, ma metterlo in pratica non lo è altrettanto. Dei discreti giocatori sono infatti in grado di analizzare a posteriori delle mani giocate da sé o da altri, rendendosi conto quasi sempre di quale sia la strategia ottimale da adottare. Ben più difficile, tuttavia, è riuscire a seguire il proprio pensiero con coerenza mentre si sta giocando, tralasciando di farsi influenzare da fattori emotivi o estranei a quelli necessari per rispondere ad un’unica domanda: qual è la cosa migliore che possa fare in questa situazione, e perché?

Di certo vi sarà capitato più di una volta di prendere una decisione sbagliata mentre stavate giocando, di sapere esattamente che non fosse la cosa migliore da fare e ciò nonostante di farla lo stesso. Questo può dipendere da vari fattori, come noia, rabbia o frustrazione, distrazioni di vario tipo o altro, ma in fondo questo poco importa.

Quello che conta è che voi avreste avuto i mezzi per prendere la decisione corretta, ma vi siete messi nelle condizioni di non poterli utilizzare, o peggio ancora li avete volontariamente ignorati. Questo atteggiamento, che in realtà è molto comune, di fatto vi sta facendo giocare non al massimo delle vostre potenzialità, e conseguentemente vi sta facendo perdere denaro. Perché questa attitudine è così diffusa? Le spiegazioni possono essere molte.

In primo luogo, sappiamo quanto l’essere umano sia tanto straordinario quanto contraddittorio: il fatto che conosca la strada giusta e la riconosca come tale non è una garanzia sufficiente perché la segua davvero. Inoltre, l’uomo moderno è tendenzialmente poco abituato a vivere il presente in modo pieno e consapevole. A causa delle nostre convenzioni sociali, del nostro stile di vita e quant’altro, siamo molto più abituati a vivere proiettati nel futuro inseguendo i suoi progetti ed impegni, o magari a indugiare sul passato per i più svariati motivi.

Il presente invece ci sfugge, un po’ perché è difficile definirlo come tale (nel momento in cui lo concettualizziamo infatti questo è già passato) ed un po’ perché siamo abituati a fare molte cose contemporaneamente nel quotidiano, dedicando a ciascuna di queste un’attenzione marginale. Figli di un mondo che ci bombarda continuamente degli stimoli più vari, viviamo con lo spettro della noia alle calcagna. Il semplice guidare ad esempio ci annoia, per cui nel frattempo dobbiamo anche ascoltare musica, cantare, conversare con un amico e masticare una gomma.

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Tutto questo ha fatto sì che per noi concentrarsi a fondo su una singola cosa ci richieda uno sforzo non indifferente e a cui spesso non siamo più abituati.
I migliori giocatori di poker invece hanno anche questa caratteristica. Riescono cioè ad isolarsi completamente dal mondo esterno, a concentrarsi esattamente su quello che stanno facendo e sui motivi che li spingono a questo, allineando il loro agire al proprio pensiero razionale dedicato al poker.

Naturalmente non sono macchine: anche loro come noi sono soggetti ai propri umori, ma hanno imparato a lasciarli fuori dalla porta mentre stanno giocando.
Non a caso, molti giocatori vincenti consigliano di non agire impulsivamente, di attendere qualche secondo prima di prendere decisioni importanti, dell’importanza della concentrazione assoluta sulla propria sessione di gioco.

Alcuni di loro, addirittura, consigliano di provare a seguire semplici esercizi di meditazione con regolarità. Il semplice chiudere gli occhi, concentrandosi sul proprio respiro, sulle sensazioni del proprio corpo, senza costruire castelli su di queste ma semplicemente accontentandosi di coglierle pare sia molto utile per questo scopo.
E’ possibile che non abbiate tempo o voglia di arrivare a tanto, ma chiunque ambisca ad essere un player vincente nel gioco del Texas Hold’em non può fare a meno di controllare i propri aspetti emotivi e irrazionali al fine di far coincidere il più possibile il pensiero logico con quello che sta facendo: l’importanza insomma di vivere il presente è un problema non soltanto filosofico ma anche con dei risvolti tremendamente concreti anche quando si tratta di poker.

 

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