Rocco Perrotta, in tanti, soprattutto nel mondo del poker, lo conoscono come "SalParadise”.
Sta velocemente scalando le classifiche degli Spin & Go e con esse l’ABI con il quale si misura giorno dopo giorno.
Siamo andati a scovarlo e lui ci ha risposto dalla sua Messina.
Cominciamo con la nostra canonica domanda a piacere. Ti va di parlare un po’ di te ai lettori di Assopoker?
Ciao e bentrovati a tutti i lettori di AP!
Sono Rocco "SalParadise" Perrotta; ho 35 anni, siciliano di Messina, città in cui sono tornato a vivere da poco più di un anno dopo aver trascorso buona parte della mia giovinezza a Roma.
SalParadise e la sua Sicilia
Ci sono alcuni giocatori piuttosto importanti nel messinese e siciliani in generale, che hanno segnato una parte del poker live e online in Italia. Li conosci, o il tuo trascorso romano non ti ha permesso di lambire le loro carriere?
Sì, so bene che il Meridione e la Sicilia in particolare negli anni hanno sfornato tantissimi players di successo, ad esempio il mio concittadino Eros Nastasi, ma essendo "mancato da casa" per oltre un decennio non ho mai avuto il piacere di conoscere lui o altri personalmente.
I tuoi esordi con i sit & go di qualche tempo fa ti hanno ovviamente aiutato ad approcciarti meglio con gli Spin. Quali sono le differenze principali tra Sit e Spin, sia sotto il punto di vista prettamente tecnico, che quello di approccio ai livelli iniziali?
Sicuramente l'aver iniziato a giocare parecchio tempo fa, anche se solo for fun, ha contribuito abbastanza ad accelerare il mio percorso di crescita in PM, ma gli spin & go sono tutta un'altra storia rispetto ai sit o agli mtt.
Ai tempi ero molto "nitty", approccio che poteva andar bene anche ai low stakes degli spin, al netto ovviamente di differenze di struttura e range di apertura, ma che a lungo andare mal si concilia con questa specialità.
Il mindset poi è fondamentale: l'action degli spin è frenetica e rimanere il più focused possibile durante le sessioni è importante tanto quanto la preparazione a livello tecnico.

SalParadise e l'incontro con PokerMagia
L’incontro con Pokermagia: è iniziato tutto per caso, oppure eri alla ricerca di una mano di aiuto per il tuo gioco?
Un po' entrambe le cose: a febbraio 2019, mentre cercavo online delle guide/articoli di strategia per capire meglio come affrontare la specialità, mi sono imbattuto nell'annuncio di PM che cercava nuovi players da reclutare.
Come è andata fin qui? Ci vuoi raccontare il tuo percorso con loro?
Beh, direi che fino a qui è andata abbastanza bene.
Dopo aver superato le selezioni nell'Academy con la coach Alessandra (che non smetterò mai di ringraziare!), ho iniziato a giocare i "velox" su Peoples Poker, room dove gioco ancora oggi.
Da allora ho scalato abbastanza agevolmente tutti i livelli fino ai 20€, dove ahimè mi sono arenato per qualche mese, ma con l'aiuto dei preparatissimi e disponibilissimi coach della scuola sono riuscito a battere anche quel livello e dallo scorso gennaio sono passato ad Abi 35.
Ci vuoi raccontare il tuo monster shot di cui ci avevi già parlato in una nostra precedente intervista? Giusto per rinfrescare la memoria!
Volentieri! A ottobre 2019 la scuola mi ha proposto di giocare gli spin da 10€ per qualche ora al giorno anche su Planetwin, che aveva da poco inserito la specialità nella loro piattaforma e a gennaio 2020, in quello che fino a quel momento era stato un tranquillo pomeriggio, ho visto materializzarsi il montepremi da 40k!
Dopo il giustificato shock iniziale, ho cercato di tenere a bada le emozioni e, con molta fortuna, sono riuscito a vincerlo e mi sono portato a casa il primo premio da 28k.
Cosa è cambiato da quel momento in poi? Quali sono le nuove frontiere che hai esplorato attraverso il gioco?
Che dire, di sicuro vincere quella somma mi ha "destabilizzato" in senso buono, ma smaltita l'euforica sbornia iniziale poi sono rimasto coi piedi ben piantati per terra: ho continuato e continuo sempre a cercare di migliorarmi e nonostante il mio atteso sia in costante aumento, sento di avere ancora tanto da imparare.
Il futuro di Rocco
Quale tipo di futuro si prospetta per un giocatore come te? Hai intenzione di giocare per tanto tempo ancora? Oppure hai posato gli occhi su altre attività?
Ormai da un anno il poker è certamente diventato la mia occupazione principale, e ho intenzione di proseguire la scalata verso i livelli più alti; di contro, sono sempre stato una persona curiosa e desiderosa di esplorare nuovi orizzonti, quindi chissà cosa mi riserverà il futuro.
Per adesso, vista anche la situazione globale per via della pandemia, continuerò a stare qui in Sicilia, ma non ti nego che se e quando torneremo a una sorta di normalità vorrei provare un'esperienza di vita all'estero.