Negli ultimi tempi sono state molte le poker room che hanno tentato di adottare una strategia più "amateur-friendly", ovvero più favorevole ai giocatori amatoriali e occasionali. L'esempio più eclatante, finora, è stato quello di Full Tilt Poker, che prima ha deciso di fare a meno del suo Team Pro per concentrarsi sull'esperienza dei giocatori comuni, e poi ha completamente stravolto la sua offerta togliendo i tavoli heads-up cash game e quelli high stakes. Oltre a questi cambiamenti radicali, la storica poker room ha anche nominato ambasciatore un grinder dei midstakes e rifatto da capo il VIP System.
L'obiettivo è quello di tutelare coloro che prendono il poker come semplice divertimento ed evitare che i professionisti si approfittino dei player più deboli mandandoli rotti in breve tempo e facendogli passare completamente la voglia di giocare. Oltre a Full Tilt, anche un altro network estremamente noto - Microgaming - ha ufficializzato in questi giorni un'innovazione che in un certo senso risulta rivoluzionaria: dal 22 settembre sarà possibile cambiare periodicamente il proprio nickname ai tavoli di poker online.
Questa possibilità è sempre stata considerata un tabù, in quanto il nickname è ciò che più di ogni altra cosa identifica un giocatore e lo distingue dagli altri. La decisione di permettere a ogni player di modificarlo è stata motivata dall'head of poker di Microgaming, Alex Scott: "L'intenzione dietro è molto semplice: vogliamo fermare i giocatori-parassiti dal dare la caccia senza scrupoli a quelli più deboli. Vogliamo anche che i regular giochino tra di loro almeno una volta ogni tanto e non vogliamo che i giocatori creino un nuovo account perchè credono che il loro alias sia sfortunato".
Questa nuova caratteristica entrerà in vigore dal 22 settembre e, almeno inizialmente, avrà un limite di 1.000 mani giocate: superata quella soglia sarà possibile modificare lo screen name. "Per individuare ed exploitare un avversario, devi conoscerlo abbastanza bene", ha continuato Scott. "Giocando solo 50 o 100 mani non riesci a capire il suo stile di gioco e a prendere decisioni in base a questo. Ecco perchè abbiamo fissato il limite a 1.000 mani. In ogni caso, potremo tranquillamente aumentare o ridurre il numero in base ai risultati delle nostre analisi".
Quella portata avanti da Microgaming è quindi una piccola rivoluzione, che di fatto impedirà anche l'utilizzo dei software di supporto di cui si sta tanto parlando: se ogni 1.000 mani un giocatore cambia nickname, sarà praticamente impossibile ottenere vantaggi considerevoli con programmi quali Hold'em Manager. Al tempo stesso, però, i giocatori più arguti sapranno sicuramente individuare un avversario anche dietro al nuovo screen name guardando al suo stile di gioco e ai suoi betting pattern, e riusciranno quindi a mantenere un profitto atteso elevato anche in questa situazione.
Rispetto ai tavoli anonimi introdotti su varie poker room, questa novità di Microgaming sembra essere la giusta via di mezzo per riportare il poker online a un gioco maggiormente basato sulle decisioni dei giocatori rispetto ai freddi numeri offerti da elaborati software di supporto.