Uno degli errori che più spesso commettono i pokeristi principianti è quello di essere “result oriented”, ossia di avere la tendenza a pensare unicamente al risultato finale di una specifica mano senza tener conto di come la si è giocata e di come è stato investito il denaro.
La conseguenza immediata di tale approccio è che può far cambiare radicalmente le abitudini dei giocatori. Perdere, ad esempio, con un paio di flush draw di fila (malgrado si avessero le giuste odds per continuare) può far deviare verso un gioco passivo e conservativo, con l'effetto che quando si presenterà un nuovo progetto a colore sul flop, le azioni future saranno decise in base ai risultati ottenuti in passato.
E’ naturalmente fuori dubbio che un simile atteggiamento sia alquanto deleterio, e se non corretto subito non farà altro che portare a risultati disastrosi in quello che viene definito il lungo periodo. Ribadiamo ancora una volta che il poker è un gioco dove gli esiti di una singola mano sono pressochè irrilevanti. L’impegno di un buon player dovrà essere necessariamente rivolto verso l’ottimizzazione delle proprie giocate a seconda delle condizioni in cui egli si verrà a trovare. Tutto ciò può voler dire, ad esempio:
- Riuscire ad estrarre il massimo valore da una monster hand grazie ad un corretta deception o ad una puntata decisamente forte
- Prendere un piatto con un bluff quando le due hole card non avevano alcuna speranza di poter essere vincenti in un eventuale showdown
- Foldare una grossa mano quando si ha la ragionevole certezza di essere comunque dietro al punto dell’avversario
Il risultato di una particolare sessione ai tavoli (o anche di più di una all’interno della stessa giornata) avrà un impatto decisamente minimo sui vostri risultati di lungo periodo. Fin quando vi giocherete un colpo da 4 a 1, quando le odds sono 5 a 1 o meglio, allora nel long run otterrete certamente un profitto, a dispetto del fatto che purtroppo vi capiterà anche di perdere un buon numero di volte con quella stessa mano.
I giocatori “result oriented” tenderanno invece a modificare il proprio gioco a seconda di come stanno girando le carte: in un periodo fortunato proseguiranno nel piatto anche se non hanno motivo per farlo. Nei momenti meno propizi, invece, abbandoneranno la mano anche se sarebbe stato conveniente continuare a giocare.
Come conclusione su quanto appena detto, il vostro lavoro di miglioramento tattico/strategico dovrà essere focalizzato verso l’esatta determinazione della migliore giocata in ogni particolare circostanza. Tutto il resto si adeguerà di conseguenza.