All'alba del terzo millennio, la popolarità del poker era in ovvia ascesa per molteplici motivi. I media prima di tutto grazie ai quali le masse hanno avuto l'occasione di guardare il gioco con occhi diversi rispetto al passato: il glamour e il fascino di un professionista di poker non più relegato al ruolo di frequentatore di qualche fumosa bisca clandestina piena di gangster, bensì personaggio televisivo di enorme successo, che gioca in ambienti illuminati e puliti nei migliori casinò nel mondo, circondato da belle donne e un sacco di soldi a palate, al pari di qualsiasi calciatore o sportivo che si rispetti.
Le emozioni che si provano a veder giocare questi grandi campioni al tavolo, non sono differenti alle stesse che si provano guardando giocare la propria squadra del cuore. Guardare un professionista giorcarsi in una sola mano quello che io guadagnerei in 5 mesi di duro lavoro mi lascia senza fiato.
Altro motivo della sempre più crescente espansione del poker è senza dubbio Internet. La strada migliore per chi si avvicina a questo gioco: la possibilità di giocare e migliorare restando seduti comodamente sulla propria poltrona di casa, sia per pochi centesimi di euro che per cifre molto più consistenti e la possibilità di trovare sempre giocatori del proprio livello (dagli amatori ai professionisti i quali abbondano vi assicuro anche nelle poker room della rete) hanno fatto la fortuna del poker online. Vi potrei elencare centinaia di professionisti che hanno iniziato la loro carriera online, i quali con tanta bravura e un pizzico di fortuna sono riusciti constantemente a incrementare il loro bankroll e scalare la vetta.
Ed eccoci giunti al 21esimo secolo dove su una varietà di discipline (dalle più matematiche alle più psicologiche) quali 5-Card Draw, Ohama, 7-Card Stud, una su tutta fa da regina: il Texas Hold'Em, definito da molti la "Cadillac of poker games". Che dire? Solo provandolo si capisce il perché di questo aforisma. La combinazione di bravura e fortuna, di decisioni e di azione rende questo gioco godibile, piacevole ed eccitante. Fino all'ultima carta. Questo è il motivo per cui la nostra rubrica sarà incentrata prevalentemente sullo studio di questa disciplina.
All'inizio degli anni 90, una nuova realtà prendeva sempre più piede nel mondo del poker: la forma del torneo. Le modalità di svolgimento di un torneo unite all'aiuto dei media hanno sempre più reso famoso questo formato: viene pagata una somma di partecipazione, diciamo 50$, che garantisce a ogni partecipante un numero di chip uguale ad ogni altro giocatore. Il gioco prosegue fino al punto che, uno ad uno, ogni giocatore perde il proprio stack e gli ultimi 10-8 rimanenti si affrontano tra loro in un final table (il sogno di ogni rounder) per determinare un vincitore assoluto, il quale si ritroverà con tutte le chips dei perdenti tra le sue mani e un grosso premio pronto a essere incassato.
I vantaggi sono plurimi. Ore di puro divertimento con una spesa ridotta e assolutamente alla portata di tutti ( sia live che online si possono giocare tornei con buy-in che variano da 1$ a 10.000$ come nel caso della World Series Of Poker). L'ebbrezza della scommessa viene sostituita dalla più pura essenza della competizione portata ai limiti più accesi; i premi da capogiro inoltre rendono il formato del torneo godibile ed entusiasmante (facciamo l'esempio di un torneo con 3.000 partecipanti e 2$ di buy-in: il montepremi girerà intorno ai 6.000$!). Ultimo, ma non ultimo, in un torneo il rischio di perdere interi patrimoni in poche mani sfortunate è inesistente.

I media, come accennavo, hanno dato il via al processo che ha trasformato in pochi anni il poker sportivo in uno show di massa. La possibilità di osservare i più forti campioni darsi battaglia e trasformare il tavolo da gioco in un vero a proprio campo di guerra, grazie inoltre ad apposite telecamere che permettono allo spettatore di guardare le loro carte e di renderlo quindi partecipe delle decisioni del proprio rounder preferito, ha fatto in modo che il formato del torneo raggiungesse una popolarità oltre ogni limite aspettato.
L'esempio più lampante sono le World Series of Poker (WSOP), il must di ogni giocatore. Ogni anno e con un numero sempre più crescente, migliaia di rounders da ogni parte del mondo si sfidano in una maratona del poker della durata di più di cinque giorni per aggiudicarsi il final table di questo evento, nonché per ambire ad un montepremi che l'anno scorso (2006) si aggirava intorno agli 80 milioni di dollari. Ogni anno, in quel di Las Vegas, a qualche fortunato e talentuoso giocatore viene assegnato un primo premio che supera abbondantemente la decina di milioni di dollari.
Dal prossimo capitolo, inizieremo a trattare le basi del poker, quali i punteggi del poker e inizieremo a introdurre alcuni esempi di una mano di Texas Hold'Em.
Raffy