Lorenzo Battaglia, conosciuto nel mondo del poker online con il nickname di "Batta85" quest'anno ha compiuto un'impresa sull'orlo della follia, ovvero raggiungere lo status di Supernova Elite giocando il NL50.
Un obiettivo che definire ambizioso è riduttivo, come dimostra la disumana mole di gioco che è stata necessaria per portarlo a termine - il piemontese ha dovuto giocare poco più di 4 milioni di mani - e che lo ha duramente messo alla prova, forse anche più di quanto non si sarebbe aspettato.
"Ho commesso un unico grande errore, ossia improvvisare il mio percorso senza pianificarlo in modo credibile. I primi tre mesi giocavo quasi 14 ore al giorno per sei giorni alla settimana su numerosi tavoli, ed è chiaro che un ritmo simile non fosse sostenibile nel lungo periodo. Così facendo ho rischiato di impantanarmi, ma per fortuna ho saputo correre ai ripari, anche grazie all'aiuto delle persone attorno a me".
Da qui, un lungo stop forzato in Val d'Aosta durante l'estate, dove ospitato dalla famiglia della sua ragazza ha resettato tutto, ben sapendo che da settembre avrebbe dovuto cambiare marcia e non guardarsi più indietro: "In passato sono stato un tennista a discreti livelli, prima che un brutto incidente in moto compromettesse tutto - spiega - questo mi ha insegnato la tenacia e l'importanza di sacrificarsi in funzione di un obiettivo".
Per questo non ha mai temuto di non farcela, nonostante debba ringraziare anche qualcun altro per questo: "Oltre alla mia ragazza e ad i suoi genitori, che sono stati fondamentali, mio padre è stato formidabile nel pianificare assieme a me il grinding, verificando che gli obiettivi nel quotidiano fossero raggiunti secondo la tabella di marcia".
Grazie anche all'aiuto di un coach, Lorenzo è pronto a ripartire dal 7 gennaio, ben sapendo che un giocatore non debba mai sentirsi arrivato, men che mai quando gioca il NL50: "Ho vissuto momenti di vero e profondo appagamento, quando sono stato consapevole di aver lavorato al meglio, viste anche le condizioni. Diversi grinder mi sono stati vicini ed il loro supporto è stato prezioso, anche quando nei momenti in cui ti senti solo e incompreso di fronte ad un computer, tutti fantasmi che vengono scacciati non appena si ha una piccola parola di conforto".
Come un pilota spinto dal troppo agonismo ha sbandato rischiando di andare a sbattere, ma l'umiltà, il lavoro e l'aiuto delle persone a lui care lo hanno rimesso in carreggiata. Certo sbaglierà ancora, come molti e come tutti, ma di sicuro in vista del 2014 sarà più preparato a ciò che lo aspetta, ben sapendo che in futuro dovrà saper fare ancora di meglio.