Dal suo blog personale, il giocatore professionista Andrew “luckychewy” Lichtenberger commenta tre mani giocate contro Tom “durrrr” Dwan allo speciale “SNG 50K IDOL” di Poker After Dark, un sit’n’go 6-max con 300.000 dollari di premio al vincitore.
“Come forse saprete, ho partecipato di recente alla nota trasmissione sul poker della NBC. La cosa bella dello giocare in televisione è che raramente capitano momenti in cui ci sono in ballo parecchi soldi e c’è la possibilità di scoprire cosa aveva l’altro dopo una certa mano. Comunque, durante la puntata ci sono stati alcuni spot che meritano di essere approfonditi.
Dopo una mano contro Annette Obrestad, non ho giocato niente di rilevante fino a quando (al minuto 14, ndr) trovo k q e apro di 2.000 da utg con bui 400/800. Dwan flatta dal big blind dopo averci pensato un po’ ed in realtà pensavo volessere 3-bettare. Il flop è j 2 2 e lui check-raisa fino a 9.600 la mia puntata da 3.000. Dopo un attimo di tentennamento, decido di foldare. Ammetto che questa è stata una mano su cui ho riflettuto parecchio e sulla quale non ho ancora individuato quale fosse la scelta migliore. Certo, dopo aver scoperto che aveva 7 2 il mio fold non è affatto giustificato, ma non considerando questa ipotesi e non sentendomi abbastanza forte da andare rotto con le mie carte, ritengo che proseguire sulle altre street sia sbagliato il più delle volte assumendo che lui abbia intuito la forza della mia mano e che giochi di conseguenza. Alla fine credo che un check era una opzione decisamente buona, ma in quel momento pensavo mi avrebbe callato abbastanza spesso con roba contro cui ero messo bene.
Più avanti nel torneo (minuto 21, ndr) trovo q q dal cutoff e apro di 2.700 su bui 600/1.200 e Tom 3-betta a 7.200 dal big blind. Decido di flattare con 55.000 dietro perchè gli stack non erano proprio ideali per una 4-bet e comunque la mia mano gioca ovviamente bene su un sacco di flop. Le prime tre carte comuni sono a 3 4 e chiamo la sua puntata da 9.600. Il turn è un 5 ed entrambi checkiamo. E quando il river è infine un k e lui checka ancora, decido per una bet da 14.500. Penso che vada bene perché se mi crede in bluff può chiamarmi con JJ/TT e se non lo fa può foldare Kx.
Dopo di questa, Tom apre dal cutoff per 3.800 con stack di 44.000 e bui 800/1.600 ed io chiamo da bottone con a 6 (minuto 23.20, ndr). Il flop è 4 8 4 e faccio call alla sua bet da 5.600. Penso che rilanciare qui vada certamente bene ma sono piuttosto sicuro che, date le dinamiche precedenti, è meglio indurre una bet al turn con roba che batto. Un 5 arriva sul board e quando lui punta 11.400 vado all-in e trovo lo snap-call con 8 2 . Credo che il suo call sia al limite anche se aveva odds di 3 a 1 in quel momento. Personalmente, dovevo shovare perché non avevo chips a sufficienza per giocarmi il river, e finendo ai resti con mani come la sua ho 15 outs buone; perciò se non folda quasi mai (come ha fatto) sto proteggendo bene la mia equity.”