Vai al contenuto
Marco “Granbasso” Baglioni

Marco Baglioni: "la scuola di poker come spazio condiviso per crescere insieme"

Le Storie di Assopoker sono andate a fare visita a Marco Baglioni, prospetto e realtà interessantissimi che nell'ultimo periodo ha raggiunto risultati davvero importanti.

Quella di Marco è prima intervista con Assopoker, se non teniamo in considerazione quella che fece con noi all’indomani della conquista del ticket per andare a Las Vegas, grazie ad una classifica vinta con Lottomatica qualche anno fa. 

Ciao Marco e grazie per il tempo che dedichi ad Assopoker. Alla fine completasti quell’avventura? Come andò a finire? Sei tornato altre volte a Las Vegas negli anni successivi e più in generale a che punto è il tuo rapporto con il poker live, anche se sarebbe meglio dire com’era, fino a quando non ci liberiamo da questa pandemia?

"Innanzitutto ciao a tutti! 

Bei tempi quelli di Las Vegas, mi sono proprio divertito e anche se non è stata troppo profittevole a livello monetario, è stata proprio una bella esperienza.

Da quella volta non sono più tornato a Vegas anche perché sinceramente il poker live non mi appassiona molto, preferisco molto di più l'online, molto più comodo. 

Posso affermare tranquillamente, quindi, che anche se la pandemia di certo non è piacevole, non ha comunque intaccato il mio rapporto con il poker.

Comunque è proprio da quell'esperienza in poi che ho deciso di approcciarmi agli MTT in modo più serio e continuativo, prima ero solamente un giocatore di cash game".

Marco Baglioni: dal cash game agli MTT passando per il coaching

Mi ricordo che prima di cominciare seriamente con gli MTT li ritenevo un gioco dove l'incidenza delle skills, intese come preparazione tecnica, era notevolmente ridotta rispetto al mio main, il cash game.

Mi sono dovuto ricredere… ed in fretta anche.

Per certi versi potrei affermare che gli MTT hanno bisogno di un livello di competenza molto più alto rispetto al cash game per poterli affrontare nel modo migliore.

Comunque da allora, da Las Vegas, mi sono “spostato” ai tornei multi tavolo.

Il mio percorso è stato duro, non è semplice adattarsi ai tornei avendo giocato sempre cash game.

Ho preso molte ore di lezione da diversi coach, ho studiato anche molteplici corsi e dopo tutte queste ore di studio e di grinding, ho appreso l'esperienza necessaria per poter affrontare al meglio un torneo."

Hai messo la tua firma su parecchi piazzamenti e alcune vittorie prestigiose ultimamente, mi vengono in mentre il titolo alle Carnival dello scorso febbraio, il NOS di dicembre e il 50Special di fine anno. Quale vittoria ti ricordi con maggiore piacere?

"Ultimamente si, ho messo la firma su diversi piazzamenti che mi hanno fatto molto piacere.

Come diceva un mio vecchio coach: non ho mai visto vincere un torneo senza un po' di fortuna... ma la fortuna è l'incontro tra la competenza e l'opportunità e nel mio caso lo studio continuativo e le decisioni giuste prese al tavolo, sono state fondamentali per arrivare in fondo e portare a casa alcuni primi posti".

Il ricordo più bello

"Devo dire che la vittoria che ricordo maggiormente è sicuramente quella del ICOOP-25 PKO 250€ vinto ad ottobre. 

Me la ricordo in quanto è stata la più soddisfacente, venivo da un downswing rilevante parlando di .it, quindi è stata una doppia soddisfazione che mi conferma l'idea che lo studio e la perseveranza facciano sempre la differenza".

Hai cominciato la tua carriera di coach con PokerMagia, dove hai avuto sempre un seguito importante. Come è stata l’esperienza con loro? 

"Per quanto riguarda Poker Magia è stata una collaborazione arrivata in modo casuale. 

Da inizio 2020 stavo facendo streaming su Twitch e il capo coach della sezione MTT di PokerMagia, Alessandro Cislaghi, mi ha scoperto e offerto la possibilità di seguire qualche classe per il progetto MTT.

Ho accettato di buon grado in quanto non avevo mai seguito una classa intera e la cosa mi incuriosiva.

Mi sono trovato subito bene con Alessandro e la mia collaborazione prosegue tutt'ora".

Poker Magia e Poker Space

Adesso che tipo di progetti hai in mente per quanto riguarda il coaching?

"Adesso sta per uscire "finalmente" la mia scuola di poker dal nome Poker Space. 

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Dico finalmente visto che ci ho lavorato ininterrottamente da giugno e vedo che adesso ci siamo quasi.

Ammetto che ad inizio anno non avrei mai pensato che avrei aperto una scuola di poker, ma da quando sono entrato come coach in Poker Magia, è come se un passo dopo l'altro mi abbia portato fino a qui quasi automaticamente.

Ho avuto anche la fortuna di far entrare nel progetto due miei amici e collaboratori che faranno parte appunto del team di Poker Space come coach MTT, ovvero Alessandro Cislaghi e Matteo Liparulo.

Senza di loro sarebbe stata molto più dura.

L'idea Poker Space nasce dalla voglia di creare uno spazio condiviso dove ci si possa confrontare e migliorare a vicenda e anche dalla voglia di dare la possibilità a tutti quelli che vogliono provare a far diventare la loro passione, qualcosa di più.

Nella nostra scuola ci saranno molte possibilità che andremo ad inserire un passo alla volta e tutte di grande qualità e valore tecnico".

La collaborazione con Cislaghi e Liparulo

"La data di uscita della piattaforma online è fissata per fine gennaio come l'uscita del nostro primo corso per MTT che presenterà Alessandro Cislaghi."

Che tipo di approccio utilizzi coi ragazzi che segui? Inizi un percorso con tutti coloro che chiedono info, oppure fai una certa selezione a seconda del  loro livello di gioco?

"No, non inizio un percorso con tutti quelli che mi contattano. La ragione è semplice, il mio coaching non è utile per chi inizia da Zero o gioca ABI (Average Buy In), basso, o meglio io posso ovviamente spiegare anche i concetti basilari del poker, ma reputo più opportuno che chi vuole investire su di me lo faccia già con competenze di base solide, in modo tale da poter affrontare argomenti più complessi e spinosi.

Non basta prendere coaching da un giocatore vincente per diventare tale a sua volta, è importante partire piano e a piccoli passi e la cosa più importante che noto molto spesso, è che tendenzialmente la gestione del bankroll di molti è sbagliata".

Se ti proponessero paradossalmente di scegliere tra una carriera di coach e quella di giocatore e non potessi percorrerle entrambe, dove cadrebbe la tua scelta?

"Assolutamente quella da giocatore, almeno per il momento".

Dove possiamo seguirti sui social? E se un giocatore alle prime armi volesse contattarti, com può farlo?

"Adesso con il lancio della scuola abbiamo diversi social. I due che che consiglio di più ad un pubblico di giocatori neofiti, sono il nostro canale YouTube dove inseriamo settimanalmente molti contenuti gratuiti e di alto valore.

Poi c’è il nostro canale Twitch dove potete vedere in diretta come ci approcciamo verso il gioco.

Per il resto potete contattarmi sia su Facebook sia su Instagram".

Grazie Marco e in bocca al lupo per tutto.

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI