Marco Perra, in arte Perazz, non risulta mai una persona e un grinder banale, basta osservarlo anche nei pochi minuti dell’intervista con il nostro Giorgio Sigon per capirlo, trova spunti originali e svela aspetti del gioco trascurati da molti.
E’ uno dei grinder più vincenti sul network di iPoker anche se ama lamentarsi come tutti i pokeristi (naturalmente siamo ironici): “è stato un anno abbastanza duro, ma ora è un momento d’oro, lasciamelo godere”.
Ha vinto ben quattro Explosive Sunday, il torneo di punta della piattaforma di Playtech: “l’anno scorso ho fatto quattro primi posti e, non voglio esagerare, almeno cinque/sei tavoli finali”. E’ il suo torneo, così abbiamo avuto la faccia tosta di chiedere a Perazz come affrontare un torneo come quello dell’Half Million, in programma il 4 gennaio, con un garantito di mezzo milione di euro.
Marco è stato generoso nel rivelare alcune dinamiche strategiche al torneo (a proposito: ci sono i nostri freeroll del Club del Poker per qualificarsi su Lottomatica) che potrebbero verificarsi ai tavoli online il 4 gennaio. Degli aspetti strategici non secondari.
Dal coaching alla GTO
Con Perazz è bello perché puoi parlare a 360 gradi di poker e lui ogni aspetto lo conosce in profondità: è giocatore, coach, divulgatore, streamer etc etc etc.
“Oramai è da 10 anni che faccio coaching. Una volta non c’era un metodo di apprendimento noto, ci si affidava alle conoscenze del coach. Con l’avvento dei software abbiamo un approccio più schematico”.
Ha un’idea non estremista ma originale sulla GTO (Game Theory Optimal), Perra fornisce un punto di vista molto interessante e che merita più di una riflessione: “C’è una concezione diffusa sbagliata della GTO, non porta a molto – secondo me - se applicata in modo schematico. Bisogna essere molto malleabili per applicare le strategie di gioco. Dipende tutto da come reagisce l’avversario”.
Il suo consiglio è quello di “adattare costantemente le strategie ottimali in base a come reagisce e si comporta il tuo avversario. Nel caso contrario si fanno dei danni”.
Giorgio Sigon commenta: “non si può applicare la GTO come se fosse una ricetta”.
Marco lo segue nella metafora: “prendiamo la ricetta della lasagna della nonna… La nonna non segue una ricetta quando cucina ma la sua lasagna è più buona perché c’è un trucco o un ingrediente segreto rispetto alla ricetta che ci suggerisce ChatGPT”.
Gli aspetti mentali e finanziari del poker player
Come detto, Perazz è anche un comunicatore e uno streamer, protagonista anche sui social ma spiega perché ha rallentato in questa fase nei suoi live streaming: “ho deciso di ascoltarmi di più, quando a inizio sessione non me la sento di streamare, preferisco non andare live”. A volte la stanchezza, anche mentale, può avere un ruolo non proprio positivo.
Come grinder e divulgatore, chi meglio di lui può svelare i vari aspetti della vita del giocatore di poker?
Esistono delle tematiche che vanno al di là del poker giocato: “c’è il lato mentale e la gestione finanziaria. In Italia non c’è cultura finanziaria” e lui cerca di parlarne e di educare tutti quelli che lo seguono nella gestione del bankroll e di altri dettagli che sono fondamentali per un player. “A me piace aprire una porta su quel mondo”.
C’è infine un altro tema introdotto interessante analizzato dalla strana coppia Sigon-Perazz: “uno dei fenomeni sottovalutati nel mondo del poker: appena vinci ti risiedi al tavolo e rischi di fare un danno, io soffro tanto di questo fenomeno” svela Marco. “Per questo, se vinco un torneo che mi provoca una emozione grossa, stacco due o tre giorni prima di rigiocare”.
Ecco qui l’intervista by Assopoker grazie alla cura di Giorgio Sigon, Matteo Mancin e Marco Fava.


