Il 29enne britannico però non si nasconde dietro un dito e in tutta onestà ammette: “i migliori giocatori di cash game high stakes del mondo sono senza dubbio più forti dei top players MTT. Sanno giocare meglio postflop. Ed anche in eventi come può essere il Main Event WCOOP hanno un vantaggio. Questo, ad esempio, è un torneo con una struttura molto deep e l’azione si sviluppa come nel cash game”.
Chris ha paura di affrontare i giocatori di cash anche nel suo terreno di caccia preferito:“Anche se puoi aver vinto molti MTT, rischi di finire dritto in una bara se a sinistra hai Phil Galfond”. Difficile contraddirlo.
Moorman rivela il suo rapporto conflittuale con il cash game: “ho provato a giocare in questa disciplina ma sempre con un atteggiamento sbagliato. Ogni volta che vincevo un paio di buy-in, volevo uscire dalla sessione pensando che fosse abbastanza per la giornata. Dall’altro canto, se stavo perdendo volevo solo continuare a giocare fino ad arrivare ad un punto di pareggio. Davvero una mentalità da perdente”.
L’inglese è consapevole dei suoi limiti: “non ho mai tentato di battere i giochi high stakes per un semplice motivo: penso di avere una personalità dipendente. Sarei partito dai livelli inferiori e non mi sarei mai fermato, facendo level-up fino a perdere tutto. Avrei fatto come Viktor Blom: arrivare a giocare ai livelli più alti fino a mettermi nella condizione di andare rotto”.