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MTT leak finder con Annette Obrestad

Come sarebbe avere la regina del poker norvegese Annette Obrestad quale coach personale per gli MTT online? Scopriamolo insieme con la sua analisi completa di una situazione da torneo.

Siamo ad un evento da 30 € di buy-in ed abbiamo a disposizione uno stack di 7.800 chips. Con bui 100/200, c’è già stato un limp da middle position da parte di oppo con 9.800 fiches a disposizione, e dopo che gli altri foldano decidiamo di rilanciare di 800 con a j per prenderci la dead money nel piatto. Tuttavia il giocatore di bottone, quello sul big blind e l’original limper si adeguano per il call.

In una mano dunque a quattro, sul flop arrivano a q 7 : il big blind fa check mentre l’avversario da middle punta 1.200 in un piatto da 2.500. Noi rilanciamo di 3.000 e gli oppo da bottone e dal grande buio optano per un fold. Rimasti quindi in due, l’altro flat-calla ed il turn è un 10 che ci regala un sacco di extra outs. Il primo a parlare fa check e noi decidiamo di seguirlo per non rischiare lo stack con solo una top pair. Il river è infine un 2 e lui shova direttamente. Dobbiamo callare? Vediamo cosa ne pensa in proposito Annette.

Pre-flop
“Mi piace il raise ed è comunque abbastanza standard. Probabilmente avete la mano migliore a meno che qualcuno non abbia una pocket pair o qualcosa del genere. Di solito considero il limp di un altro giocatore come un’azione piuttosto weak, e poiché si trova deep stack potreste prendere valore se hittate un Jack e lui ha qualcosa come KJ. La size del raise va bene, anche se io avrei fatto 700 piuttosto che 800, perché voglio che la gente chiami quando rilancio. In questo modo mi prendo altre 500 chips quando l’altro missa il flop e si mette sul check/fold (cosa che accade alquanto spesso.)”

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Flop
“Perché rilanciare di 3000 in quella situazione? Secondo me è proprio sbagliato. O raisate con l’intenzione di andare all-in sul flop oppure non lo fate per niente. Non potete raise/foldare in quello spot. Sarebbe troppo spewy. Se rilanciate per info con uno stack così piccolo gli altri se ne approfitteranno. Diciamo che l’avversario ha una mano come A9 e che non abbia intenzione di foldare il suo Asso: a lui non importerà se rilanciate, shoverà comunque e voi sarete costretti a foldare la best hand. E tutto ciò accade abbastanza spesso ai tornei con quel buy-in. Per cui: o rilanciate con l’idea di finire a resti sul flop oppure flat-callate e cercate di mantenere basso il piatto. Questo è quello che faccio io nella maggior parte delle occasioni: chiamo e vedo come evolve la situazione, visto che c’è ancora gente che deve agire dopo di me.”

Turn
“Perché checkate al turn? Avete 4.000 chips ancora dietro e fate check quando nel piatto ce ne sono 7.000? Pushate senza indugio e sperate che l’altro vi chiami con una mano peggiore. Sapete, vero, che se checkate turn l’oppo potrebbe shovare sul river con due carte peggiori delle vostre? Certo, se al river scende una carta a picche quella è una scare card, e anche se l’altro giocatore ha un Asso potrebbe seguire in check/fold, ma questo c’entra poco con la vostra situazione. Siete committed e dovete pushare le vostre chips soprattutto con così tante outs. Potrebbe avere A9 e chiamare perché crede che non abbiate nulla, ed anche se mostra AQ vi restano sempre tante carte per vincere.”

River
“Avendo giocato così male, al river probabilmente folderei. Credo che possa avere qualcosa come 77 oppure AQ, anche se è più probabile che abbia limpato con una coppia piuttosto che con un Asso e un buon kicker. Comunque, la mano è stata giocata in maniera pessima: avreste dovuto callare al flop e poi pushare se l’altro puntava al turn. Non c’era motivo per rilanciare al flop, a meno che non pensavate che l’altro fosse un maniac oppure una calling station. E comunque, anche il tal caso al turn dovevate andare all-in lo stesso.”

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