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Quasi 200 persone hanno affollato ieri la poker room di Turlock, in California, per avere l'opportunità di sfidare due dei migliori giocatori di poker al mondo: Daniel Negreanu e Vanessa Selbst. I due si sono messi a disposizione dei giocatori firmando autografi e facendo fotografie, prima di sedersi al tavolo dell'ultimo dei dodici tornei del 'Let California Play!', un tour voluto e organizzato da PokerStars.
La poker room numero uno al mondo ha sponsorizzato il mini circuito per mostrare il proprio supporto nei confronti dell'attuazione di una legge che autorizzi e regoli il poker online in California, un argomento di cui si discute ormai da oltre sette anni, periodo di tempo in cui si sono succedute numerose proposte di legge, mai però concretizzatesi.
"I californiani giocano a poker online: è Internet, non si può fermare", ha affermato Lee Jones, direttore delle comunicazioni di PokerStars: "Perciò è solo questione di giocare in un sito sicuro e regolamentato… oppure giocare in un mercato nero in cui non sai mai se la partita è onesta e sicura e se vedrai mai i tuoi soldi".
Inoltre, ha aggiunto, la California sta rinunciando alle tasse che potrebbe incassare legalizzando e regolarizzando i siti di poker online. E PokerStars, naturalmente, ha tutto l'interesse a vedere l'apertura del mercato regolamentato californiano. Con buona pace di alcune delle tribù indiane dello stato, secondo le quali PokerStars non dovrebbe mai ottenere una licenza, essendo uno dei tre operatori principali coinvolti nel Black Friday del 2011.
Ad oggi, i californiani possono giocare su PokerStars.net, ma solo con in modalità play money. Angelika Billes, giocatrice austriaca momentaneamente residente in California, ha così dichiarato a Modbee.com: "Sono austriaca, il mio account è austriaco, ma non posso giocare. Voglio dire, ragazzi: c sono i miei euro lì eh!".
La Billes, come tanti altri, ha potuto giocare e incontrare il suo idolo Negreanu, che si è formato pokeristicamente dal vivo. La Selbst, invece, ha fatto il percorso inverso, giocando sei mesi online prima di mettere piede nei casinò: "E lo stesso è per quasi tutti i professional poker player sotto i trent'anni".
La Selbst ha dichiarato che le sale da poker live e i casinò possono spaventare il giocatore principiante: il poker online è un ottimo modo per imparare e accrescere la fiducia nei propri mezzi: "Raggiunta un po' più di esperienza, tante persone si sentono più a loro agio a venire in un posto come questo (una card room, ndr)", ha dichiarato prima del torneo.
Oltre a promuovere il poker online in California, PokerStars ha raccolto denaro per beneficienza, donando le vincite ottenute da Negreanu e Selbst. Jones ha dichiarato che la poker room ha raccolto $10.000 per la Make-A-Wish Foundation e $12.000 per il Children's Hospital Central California di Madera.
"Non siamo pagati per venire qui", ha dichiarato Negreanu. "Siamo qui perché entrambi abbiamo a cuore il poker online e la libertà di giocare comodamente in mutande da casa propria, cosa che credo la maggior parte degli americani apprezza e vorrebbe fare".