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Nuovo gioco: pensando a Stu…studiamo STUDUGI!

Dalle scimmie all’uomo. La chiamano evoluzione. Dalla singola variante di poker al mescolare più giochi in un’unica variante. La chiamano innovazione. E’ così che nasce da fervide menti una nuova sfida per gli amanti dei calcoli matematici, con lo Studugi High Low con Qualifier.

Chi è appassionato di poker nel corso del tempo avrà avuto probabilmente modo di imbattersi almeno una volta in alcune varianti, magari più elitarie o poco in voga, ma di sicuro accattivanti. Per chi ama affrontare maggiori complicazioni nella valutazione delle possibilità sembrano perfette le specialità come il 7 Card Stud sotto  le varie forme di Stud Hi (vince il punto più qualificato) , Razz (vince la combinazione più bassa) e Stud H/L (8 or better, ovvero il punto si ottiene con 5 carte da 8 in giù con Asso che vale per il punto basso).

In Italia, dopo anni di Texas Hold’em e un blando approccio all’Omaha, grazie soprattutto al poker online stanno spuntando e incuriosendo proprio queste specialità per “intenditori” che decisamente tendono a uccidere il fattore caso, o se preferite l’aspetto che erroneamente tendiamo a definire come fortuna.

Insomma… Kill Luck! Proprio questa considerazione porta alla mente Marco Trevix, grande esperto di varianti del poker e svisceratore analitico degli aspetti più interessanti delle stesse.

E’ stato il popolare Trevix a segnalarci di recente che, per la prima volta dal vivo, è stato sperimentato anche lo Studugi H/L with Qualifier, una specialità che raggruppa in un solo colpo lo Stud H/L e il Badugi.

Se già nello Stud High Low il piatto tendenzialmente viene diviso in 2 parti con un sicuro vincitore del punto più alto e un potenziale vincitore del punto più basso (8 or better), l’inserimento del Badugi (il punto più basso con 4 carte ma in cui i semi delle carte stesse siano differenti) crea scenari molto interessanti con una suddivisione ipotetica a 3 qualora si realizzino i punti richiesti. Dunque 1/3 del piatto andrà sicuramente al punto High, 1/3 a un eventuale low dello Stud e un ultimo terzo di piatto sarà destinato qualora si presenti una combinazione valida del Badugi.

Giusto per fare un esempio e provare a capirci qualcosa ecco una mano che potrebbe ottenere lo scoop del piatto, portando a casa l’intera posta: a 2 3 4 5 7 j .

Il giocatore che si presentasse allo showdown con questa combinazione sfodererebbe un nuts al Badugi e al Low dello Stud, competendo con un punto di qualità come una scala per il piatto High.

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Una mano infelice invece potrebbe essere 9 3 4 10 2 k k . Con questa combinazione di sicuro non potremmo competere per 2/3 di piatto, non avendo un punto qualificato né per il Badugi né per lo Stud Low. Il punto Hi col colore al 10 potrebbe essere ingannevole qualora gli avversari avessero esposte carte che possono far pensare a un colore più alto o a un full.

Il crescente interesse verso la variante del Badugi fa ipotizzare che anche questo incrocio possa riscuotere le meritate attenzioni. Dunque una nuova frontiera di “poker meticcio” ci aspetta per infuocare le sfide ai tavoli.

Marco Trevix, noto esperto ed autore di libri sul poker nonchè 'scopritore' dello StudugiProprio a Marco Trevix lasciamo il piacere di chiudere l’argomento “nuovo gioco” con una riflessione tanto concisa quanto nitida espressa molto bene in questo thread sul nostro forum.

“La curiosità per questa nuova variante è giustificata da molti aspetti. In primis l’estrema difficoltà nel leggere le mani avversarie rende il calcolo delle odds assai complicato e quindi automaticamente interessante. Poi ritengo che dalla quinta carta si possano scatenare delle violente guerre tra più giocatori visto che si compete su tre fronti di battaglia.”

La discussione è già aperta nel forum. Non mancate di dire la vostra!

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