Poker online
Phil Galfond ha deciso: il suo ritorno ai tavoli nosebleed di Full Tilt Poker è ormai vicino. Lo statunitense è rientrato a casa appena un paio di giorni prima che la poker room tornasse regolarmente online, ma una volta tornato a Vancouver in gennaio sarà pronto a mettere nuovamente le mani sul suo nickname storico, quell' "OMGClayAiken" capace di suscitare entusiasmo, rispetto ed ammirazione.
Come molti giocatori dediti al cash game, è difficile trovarli spesso nei grandi tornei di poker internazionali, e questo è particolarmente vero per lui: "Amo giocare nel comfort di casa mia, e nonostante i tornei ti diano l'occasione di viaggiare ti sconvolgono la routine ed hanno diversi aspetti negativi - spiega - tra cui il fatto che devi spendere un sacco di tempo in un casinò e molto spesso te ne tornerai a casa insoddisfatto del risultato".
Naturalmente esistono le eccezioni, e così qualche mese fa Phil non ha mancato di presenziare al torneo da 100.000 dollari presso il Bellagio, quel WPT Championship Super High Roller a cui hanno partecipato in appena 14 e che è valso a Tom Marchese la bellezza di 1.308.405 dollari: "Mi piacciono i tornei con field piccoli - spiega - e devo dire che eravamo tutti un po' nervosi di giocare un torneo di questo tipo, per il buy-in ma anche per via del payout verticale. Vorrei credere che l'abbia giocato come un qualsiasi altro torneo, ma so che non è così".
Nonostante questo Galfond pensa che, nei tornei con una eccellente struttura, le sue capacità siano comunque superiori a quelle di numerosi regular, nonostante abbia rivalutato la sua opinione complessiva circa i tornei: "Prima credevo che fossero relativamente facili, e che per un bravo giocatore fosse difficili avere un edge davvero significativa, mi sono accorto che non è così".
In ogni caso ben presto il suo primo pensiero tornerà ad essere il Pot Limit Omaha, che nonostante sia sulla breccia ormai da anni immagina di voler giocare ancora a lungo: visti i risultati, difficile dargli torto.
