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Phil Hellmuth contro Johnny Chan: una mano, un all-in

Phil Hellmuth a Poker After Dark insieme a Jamie Gold e Huck SeedPer la rubrica “La mano della settimana”, Phil Hellmuth ci racconta di uno spot di gioco capitato nello speciale World Champions programmato all’interno della terza stagione di Poker After Dark.

“Qualche anno fa stavo registrando un episodio per lo show della NBC, e mi sono ritrovato in heads-up contro la leggenda del poker Johnny Chan. Comunque non era certo la prima volta che accadeva: già nel 1989 c’eravamo scontrati per il titolo del Main Event delle World Series of Poker e in quell’occasione fui io a vincere, diventando così il più giovane di sempre a conquistare il Campionato del Mondo… un record durato per circa 20 anni.

Torniamo comunque a Poker After Dark e al World Champions. Insieme a Johnny avevamo già eliminato il campione WSOP del 1996 Huck Seed, il vincitore nel 2000 Chris “Jesus” Ferguson, Berry Johnston del 1986 e Jamie Gold del 2006.

Proprio Gold lo avevo fatto fuori chiamando, per altre 10.400 chips e con Q4, il suo all-in da small blind con Q8. Al river ero stato fortunato e avevo beccato una delle mie tre outs, e se state pensando che non si può callare un push con Q4, vi dico subito che in mezzo c’erano già 8.000 gettoni e quindi avevo pot odds per 2 a 1, che erano sufficientemente buone per andare a vedere.

Comunque, con quel piatto ero salito di stack fino a 45.000 mentre Johnny ne aveva 75.000. Alla prima mano dell’heads-up, con bui 2.000/4.000, aggiungo 2.000 da bottone con a 10 e Chang annuncia velocemente il suo all-in. Chiamo altrettanto rapidamente e lui gira k j , per uno scontro che mi vedeva favorito al 60%. Ma sul board arrivano k j 2 6 9 e il match finisce lì.

Ridiamo insieme un’occhiata alla mano: invece di rilanciare pre-flop avevo deciso di provare ad intrappolare Johhny limpando soltanto. Il piano era quello di pushare su un suo eventuale rilancio. Naturalmente, se ritenevo che potesse in qualche modo essermi davanti, potevo benissimo anche foldare.

Tuttavia, dopo che lui ha aggiunto nel piatto da 8.000 altre 41.000 chips, sapevo di partire in vantaggio… ecco perché ho insta-callato. Se aveva qualcosa come AQ od una coppia di dieci, avrebbe probabilmente raisato di meno, tipo tra le 6.000 e le 9.000 chips. Che dire della sua puntata? Terribile! Ha messo a rischio il torneo con KJ quando c’era molto poco da guadagnare andando all-in. Inoltre, visto che io avevo limpato da bottone già in precedenza, ed avevo mostrato QQ, Johnny sapeva che ero tranquillamente capace di slowplayare con una mano molto forte.

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Senza alcun dubbio quella sua overbet era destinata a vincere quel misero piatto nella quasi totalità dei casi, mentre per una piccola percentuale delle volte si sarebbe ritrovato a partire da sfavorito in un pot molto grande. Una giocata migliore sarebbe stata invece quella di raisare di 8.000 (circa la misura del piatto), e poi c’è da dire che nei cinque giorni precedenti del torneo non aveva mai fatto una rilancio più ampio di questo. Comunque, se avesse agito come ho appena detto probabilmente avrebbe foldato al mio successivo all-in.

Per quanto mi riguarda, ero ovviamente contento di partire in vantaggio, ma spesso le cose nel poker non vanno come si spera. Concludo dicendo che comunque Johnny se la meritava ugualmente la vittoria, per tutto quello che aveva fatto vedere sino all'heads-up finale.”

Phil Hellmuth

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