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Poker Online: come capire se di fronte hai un occasionale o un regular

Riconoscere l'occasionale

Quello che state leggendo è il secondo capitolo del pezzo che vi avevamo proposto una settimana fa, quando vi volevamo dare una mano per distinguere il giocatore occasionale che gioca al vostro tavolo, dal regular. 

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La prima parte dell’articolo la trovate qui, buona lettura. 

Accorgimento numero 4: posizionare i bui quando non è il loro turno

Se siete giocatori di cash game abbastanza navigati, sapete benissimo che nel momento in cui decidete di sedervi al tavolo, vi verrà offerta l’opzione di giocare previa il pagamento di un Big Blind a prescindere dal posto in cui opererete. 

I giocatori più esperti, nella stragrande maggioranza dei casi, decideranno di non utilizzare questa opzione per attendere il pagamento del BB semplicemente quando è il loro turno. 

Al giocatore occasionale non interesserà questa opzione e pagherà tranquillamente il suo buio aggiuntivo. 

Il consiglio: sii paziente, non c’è alcuna motivazione che ti spinge a dover pagare un buio aggiuntivo, nemmeno quella di partecipare ad una eventuale mano da late position… A breve lo farai gratis.

Accorgimento numero 5: la chat

In genere non sono un grande estimatore della chat, quando si gioca a poker online, poiché credo che in primo luogo mi possa distrarre e altre volte mi esponga a commenti sgradevoli. 

Tuttavia è possibile azionarla di tanto in tanto per avere una rapida lettura dei miei rivali. 

La stragrande maggioranza dei regular non dirà mai nulla, in quanto essi hanno la chat disattivata, ma questo non vale per i giocatori meno esperti che utilizzeranno questo mezzo per sfogarsi con la loro “sfortuna”.

Il consiglio: usa la chat come un’esca. Lascia un paio di messaggi e dai un po’ di spago a quei giocatori che vogliono avviare una conversazione. Saranno le tue prossime vittime. 

Accorgimento numero 6: il gioco passivo

Un altro modo per leggere i giocatori di poker online e individuare tra loro quello occasionale, è l’utilizzo frequente del gioco troppo passivo. 

Intendo gioco passivo quel continuo chiamare preflop e post flop per poi foldare senza quasi mai andare allo showdown. 

Questo stile di gioco danneggerà in maniera significativa la “linea rossa”, e in genere è un modo molto poco redditizio per affrontare le tue sessioni. 

Al contrario, i regular saranno molto più propensi a 3Bettare e 4Bettare pre flop, oltre che a rimanere belli arzilli e attivi nel post flop con frequenti puntate, rilanci e bluff.

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Il consiglio: sii consapevole delle tue giocate passive. Pensare al tuo gioco significa capire che stai esagerando con il gioco passivo, potrebbe essere il tuo più grande problema…

Accorgimento numero 7: il timing dice moltissimo

I giocatori di poker, siano essi forti oppure occasionali, tendono a dare ogni indicazione di sorta quando parliamo di tempo. 

I regular cercheranno di mascherare queste indicazioni utilizzando la stessa quantità di tempo per tutte le loro decisioni, sia che stiano giocando per valore, o sia che stiano bluffando. 

Quelli meno forti, al contrario, lo faranno a seconda della forza della loro mano.

Prendiamo l’instant call, ad esempio. A prescindere da quanto sia bravo il mio rivale, se un suo eventuale call al flop è arrivato subito dopo la mia puntata, significa che egli non ha preso nemmeno in considerazione il fatto di poter prendere altre decisioni come il raise o il fold. 

Questo mi può far pensare ad una mano media o ad un draw da inseguire. 

In caso di blanc nelle strade successive, avrò la possibilità di usare questa indicazione per mettere ulteriore pressione al mio avversario. 

Il consiglio: il tempismo è tutto

Cerca di utilizzare una tempistica molto simile per qualsiasi tua decisione, indipendentemente dalla forza della tua mano, È l’unico modo per non formire alcuna indicazione. 

Da pokernews, per Nathan Williams

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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