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Nelle ultime settimane, si sono intensificati gli attacchi degli hacker alle poker room online estere. Sembra infatti che i 'dirottatori virtuali' trovino terreno abbastanza fertile nelle sale da gioco su Internet, minacciate in modi sempre più diversi - come testimonia la nuova 'moda' degli attacchi DDOS.
Gli ultimi due casi si riferiscono alla metà di dicembre. Il primo riguarda Winning Poker Network, una poker room che aveva l'ambizione di organizzare il più grosso torneo di poker online in USA dai tempi di PokerStars. L'evento però è stato polverizzato proprio da un attacco DDOS, che ha costretto il sito a cancellare l'evento da 1 milione di dollari garantiti, restituendo il denaro ai 1.937 iscritti.
Una cifra che sarebbe sicuramente cresciuta ulteriormente, dato che nel momento in cui il torneo è stato stoppato c'erano ancora 45 minuti di late registration. Ma i continui disturbi ai server di WPN, e i continui problemi di connessione, hanno costretto la poker room online a fermare il gioco, che era iniziato da ben quattro ore.
Questo il messaggio che i player hanno visto comparire sui propri schermi:
"A causa di circostanze che esulano dal nostro controllo, non siamo riusciti a fornire un'esperienza di gioco stabile e corretta. Molti giocatori sono stati messi in time out, mentre altri rimanevano connessi. In base ai nostri termini e condizioni, il torneo è stato cancellato e i buy-in sono stati restituiti a tutti i partecipanti".
Il Winning Poker Network è la quarta poker room più grande negli USA, anche se tecnicamente è priva di una licenza. Phil Payton, amministratore delegato di WPN, ci è andato giù pesante sul motivo per il quale gli hacker hanno attaccato il suo sito: "Chiamatela cospirazione, chiamatela come vi pare, ma molti siti di poker online hanno avuto problemi di connessione. Chiunque stesse causando tali problemi stava aspettando che partisse il Million".
L'esempio di WPN non è il solo. Anche Equity Poker Network, un paio di settimane fa, ha confermato che i suoi server sono stati oggetto di Distributed Denial of Service Attacks, DDOS appunto. Attacchi che in questo caso sono durati addirittura sei settimane.
Il sito di punta del network, Full Flush Poker, è quello che ha subito maggiormente le interruzioni di servizio, molte delle quali andavano dai 30 ai 60 secondi ciascuna. "Stiamo lavorando dietro le quinte per rafforzare i meccanismi e le strutture necessari a fare i conti con questi attacchi - hanno reso noto i dirigenti di EPN - e speriamo di raggiungere presto una soluzione".