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PokerStars e il nuovo limite di 6 tavoli nel cash game: le ultime importanti novità ed un giallo

Su PokerStars.it, in fase sperimentale, il 17 luglio scorso è stato introdotto il limite di 6 tavoli nei giochi ring cash game, ovvero i grinder possono aprire al massimo 6 tavoli in contemporanea per sessione. Il cap non vale per lo Zoom. L'unico mercato fino ad ora coinvolto in questo test è il nostro. Secondo gli ultimi rumors però si parla con insistenza di un'estensione a Pokerstars.com/eu. Stop quindi al multitabling oltre i 6 tavoli.

Molto probabilmente, i manager della room della picca rossa hanno ritenuto che il test in Italia, dal loro punto di vista, sia andato bene e per questo motivo, con ogni probabilità, hanno deciso di applicarlo anche sulla piattaforma internazionale di PokerStars.com, almeno secondo le ultime indiscrezioni che sono state pubblicate sul forum americano 2+2, dove è scoppiato un vero e proprio giallo.

L'utente del forum "AgressiveDog" ha dichiarato di aver ricevuto una mail che lo avvisava dell'introduzione del nuovo limite: "dalla giornata di ieri i giocatori non sono autorizzati ad aprire più di sei tavoli alla volta per sessione".

Però molti regular, intervenuti alla discussione sul forum, hanno smentito la versione di "AgressiveDog". Un player addirittura ha dichiarato di aver chiesto al supporto e di aver ricevuto una risposta in chat che non confermava tale anticipazione.

E' un vero e proprio giallo. Sarà partita una mail per sbaglio con un timing errato? Perché l'estensione della regola sul .com e negli altri mercati è nell'aria da luglio, da quando il limite è stato introdotto su PokerStars.it . Al momento sul network mondiale, il limite massimo è 24 tavoli.

E' molto probabile, come sostiene anche il sito spagnolo Poker10, che la misura sia già stata estesa solo ad alcuni grinder e nelle prossime ore sarà comunicata anche agli altri (in base ai limiti personali impostati dai players).

L'estensione è solo questione di tempo e la nuova regola sarà comune per tutti i mercati, questo sembra chiaro.

Per la room questa nuova regola provoca due effetti positivi dal loro punto di vista: velocizza l'action e sprona alcuni reg a grindare a limiti più alti e non continuare a stazionare a limiti per loro più "comodi" con un gioco oramai "automatico".

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Severin Rasset, il direttore delle operazioni (e per l'innovazione) di PokerStars, è convinto che il limite offra degli indubbi vantaggi per tutta la community. Queste le sue parole a luglio quando giustificò l'introduzione del nuovo cap:

".... ci aspettiamo che gli attuali multi-tabler si adattino concentrandosi maggiormente su ogni tavolo e, di conseguenza, il loro guadagno aumenterà. Alla luce dei precedenti cambiamenti, ci aspettiamo che vincendo di più, giocheranno una gamma più ampia di mani e daranno più azione, il che porterà ad un gioco molto più divertente per tutti i giocatori.

Come abbiamo fatto con Seat Me, ci vorrà del tempo per analizzare l’impatto di questo cambiamento e ci assicureremo che la direzione per i nostri giochi sia quella giusta prima di ampliarlo.

Abbiamo scelto come limite sei tavoli, perché il 99,7% dei nostri giocatori gioca sei tavoli o meno a sessione.

Tuttavia, mi piacerebbe allontanarmi da questa statistica fredda per un momento. Sono assolutamente consapevole che dietro questa percentuale, abbiamo giocatori con una storia personale. Alcuni di loro potrebbero fare affidamento al gioco del poker per vivere. Capisco che questo annuncio non sarà considerato una buona notizia da questi giocatori e che affrontare un cambiamento così radicale sarà difficile.

Non è sempre possibile accontentare tutti, ma il nostro obiettivo come team, e il mio obiettivo personale, è quello di creare giochi il più possibile sostenibili. Ciò si ottiene creando un’atmosfera in cui il gioco sia divertente, veloce e piacevole per tutti. A lungo termine, spero che i giocatori rimarranno con noi e che i multi-tabler si adatteranno a questo cambiamento e ce la faranno lo stesso”.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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