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Pot Limit Omaha: le statistiche fondamentali dell’ HUD

Saper leggere le stats vi dirà molto degli avversariPer chi gioca a Pot Limit Omaha 6-max nella variante del cash game, saper interpretare correttamente le statistiche del proprio HUD significa sia trarre vantaggio dai leak altrui sia essere in grado di eliminare i propri: di seguito verranno quindi presentate alcune di queste statistiche assieme ad alcuni suggerimenti su come “leggerle”.

1) VPIP e PFR in rapporto alla posizione

Sappiamo quanto il gioco del Pot Limit Omaha sia mediamente più loose preflop rispetto al No Limit Hold’em, ma anche in questa variante molti dei vostri avversari non saranno pienamente consapevoli dell’importanza della posizione.

Un primo passo può quindi essere quello di verificare se il proprio VPIP e PFR cresce man mano che ci si avvicina al bottone, e poi verificare fra quali dei regular che incontriamo di solito si verifica altrettanto, in modo da capire se abbia ben chiaro questo punto o meno

2) Won Money at Showdown (W$SD)

Quante volte vinciamo quando arriviamo allo showdown con la nostra mano, e cosa possiamo ricavare da questa statistica? Solitamente, nel Pot Limit Omaha 6-max a limiti bassi questo valore dovrebbe essere compreso indicativamente fra il 50 ed il 55%.

Discostarsi in modo significativo da questo range è indice di leak diversi. Chi infatti ha un valore troppo basso di Won Money at Showdown significa che ci arriverà troppo spesso con mani marginali, che evidentemente avrebbe dovuto foldare prima, o che magari concede troppe free cards. Tuttavia, anche un valore molto più alto paradossalmente costituisce un limite.

Se infatti su un campione molto ampio il nostro valore di W$SD fosse ad esempio del 68% questo starebbe ad indicare che foldiamo troppo spesso prima del river, di fatto facendoci outplayare con la mano migliore e arrivando sino in fondo soltanto con punti davvero molto forti, ovvero spesso vincenti.

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3) Le statistiche fondamentali al river: fold to river bet ed AF

L'Aggression Frequency è un parametro essenzialeIl river è una delle streets decisive del Pot Limit Omaha, sia perché le puntate e il piatto saranno consistenti sia perché l’equity della vostra mano sarà ormai “definita” rispetto a quella del vostro avversario.

Il nostro “fold to river bet” dovrebbe attestarsi fra il 54% ed il 66%: un valore più basso significa che siamo troppo “curiosi”, un valore alto che ci facciamo outplayare o arriviamo nell’ultima streets con mani troppo deboli, che probabilmente avremmo già dovuto foldare.

L’Aggression Frequency è infine data fra il rapporto tra le azioni aggressive (puntare o rilanciare) e quelle passive, quindi chiamare una puntata altrui: un alto valore di “river AF” sta ad indicare che il vostro avversario predilige aggredirvi in caso senta debolezza, e preferisca foldare o rilanciare con mani con cui si sente battuto piuttosto che limitarsi a chiamare.

Questo significa che ad esempio se vi trovate fuori posizione al river contro un avversario che ha river AF pari a 5 dovreste optare per un check/call (mixandolo occasionalmente con un check/raise in bluff) piuttosto che per un bet/fold, perché così facendo il vostro avversario folderà molte delle mani che battete e vi rilancerà con quelle migliori, oltre che con quelle peggiori se stima di avere fold equity.

Inoltre, se l’aggression frequency di un giocatore è molto più alta al river che nelle altre streets prestate attenzione al board e in caso di busted draw aspettatevi di assistere molto spesso a dei bluff.

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