La tecnica che stiamo per presentarvi è una di quelle che i giocatori di limit-holdem conoscono piuttosto bene, perche' basata sull'aggressivita'. Requisito fondamentale per la sua buona riuscita è che siate in posizione sugli altri avversari.
Le linee generali sono le seguenti: se avete un draw forte sul flop (es: nut flush, straight flush, ecc) e uno degli altri giocatori punta, voi avrete naturalmente le vostre solite 3 opzioni: call, raise o fold. Se fate call oppure passate, state facendo in modo che la mano si giochi da sola. Se invece optate per un rilancio, sarete voi a dettare l’andamento dell’azione al tavolo: avrete preso il ruolo di aggressori. Una tale mossa può portare a 3 possibili risultati:
• Nel primo caso, quello più probabile, ci saranno uno o più call seguiti da un check sul turn.
• Nel secondo, invece, ci sarà il fold al rilancio, permettendovi di vincere subito il piatto.
• Nel terzo ed ultimo, che è anche il meno probabile, subirete un contro-rilancio, anche in all-in. In questa situazione dovrete considerare le pot-odds, le implied odds e l’entità del vostro stack. Se ritenete di avere abbastanza outs (perchè ad esempio siete in combo draw scala+colore) allora farete call. Altrimente, se non siete pot-committed, potrete passare la mano.
Nell’ipotesi che si verifichi la prima situazione delle tre sopra descritte, quella cioè del call al rilancio e poi check al turn, allora sarete ad un nuovo bivio.
Se chiudete il progetto al turn, dovrete tener conto del tipo di avversario con cui state giocando. Contro uno aggressivo, potreste provare a fare una “gay-bet” che dimostri un certo timore nella speranza che l’altro abbia centrato qualcosa di buono e che si decida a rilanciare a sua volta permettendovi di metterlo all-in.
Se l’altro è abbastanza tight, invece, vi converrà puntare una somma simile a quella che avete puntato sul flop. Se calla il turn per quella somma, probabilmente lo farà anche al river. Se non siete sicuri di che tipo di giocatore sia chi che vi sta di fronte, puntate circa i 2/3 del piatto.
Mai, comunque, fare check se chiudete il draw: quando infatti sul board si completa un progetto ovvio dopo *bannersx* che c’è stato un raise in posizione sul flop, gli altri avranno immediatamente paura che lo abbiate effettivamente chiuso. Difficilmente proseguiranno nell’azione anche se possono guadagnarsi il river gratuitamente. E’ meglio quindi puntare e lasciare decidere loro se possono ancora battervi oppure no. Sul river, andate all-in se l’altro è pot-committed, altrimenti puntate di conseguenza.
Se bucate il draw al turn, anche in questo caso dovrete considerare chi avete di fronte. Se è tight, puntate 2/3 del piatto per vincere la mano subito. Se è loose checkate per vedere il river gratis. Se con l’ultima carta prendete una delle vostre outs, allora perfetto. Se non chiudete nulla anche al river, tenete sempre conto del vostro stack. Se pensate che l’altro stia inseguendo lo stesso draw e lo avete visto piuttosto passivo, provate un’ultima puntata, ma solo nel caso in cui prima di voi ci sia stato ancora un check.