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Salire e scendere di livello

Le mie prime esperienze di poker si sono svolte al Commerce Casino a Los Angeles al low-limit 7-Stud. Sin dall’inizio il poker rappresentava una parte importante delle mie entrate. Doveva esserlo. Non potevo permettermi di essere “broke”. Dovevo evitare il destino che colpiva molti dei buoni giocatori intorno a me. Loro sperimentavano enormi oscillazioni — un giorno giocavano ai big games, il giorno successivo erano allo sbaraglio, cercando di mettere insieme abbastanza soldi per un buy in.
Agli inizi della mia carriera pokeristica mi sono data una semplice regola: non sarei mai passata ad un livello più alto se non avessi vinto tre sessioni consecutive. Se avessi perso tre sessioni consecutive ad un certo livello, sarei scesa ad un livello inferiore.
Occorreva molta disciplina per attenersi alla mia regola. Per un lungo periodo – anni in effetti – non mi sono mai mossa dai tavoli dei low-limit. Non riuscivo a mettere insieme tre vincite consecutive. Era frustrante, ma è stata una grande esperienza che mi ha insegnato molto. Nel momento in cui sono passata ai livelli più alti, ero ormai una giocatrice esperta che poteva affrontare le competizioni intense che dovevo fronteggiare.

Un altro aspetto vantaggioso nell’usare questo tipo di approccio paziente era che avevo sempre un confortevole plus nel mio bankroll. In quei primi anni poteva essere molto dura vincere tre sessioni consecutive ma ce la facevo regolarmente. Potevo pagare l’affitto e aggiungere qualcosa al mio conto in banca. Quando mi sono spostata ai livelli più alti avevo un’abbondanza di denaro tale per cui potevo mantenermi anche nel caso di brutti periodi. In ogni caso, se avessi avuto una serie di carte perdenti per tre sessioni sarei dovuta scendere di livello dove potevo rischiare meno.

Conosco molti giocatori che hanno avuto periodi difficili usando un approccio come il mio. Alcuni non riescono a scendere di livello perché pensano di essere superiori. Il loro ego limita il loro cervello e cercano di misurarsi contro giocatori più forti. Finiscono così a giocare a livelli più alti di quello che in realtà possono permettersi, in giochi che sono difficili da battere e finiscono “broke”.

Come professionista non gioco per ego, gioco per soldi. Come Paul Wolfe ha recentemente sottolineato, spesso un gioco più piccolo offre una migliore opportunità di guadagno.

Pensate ad unire al vostro gioco qualcosa simile al mio “3 vincite / 3 perdite”. Scendere di un livello quando le cose vanno male non solo preserverà il vostro bankroll, ma formerà le vostre abilità e vi aiuterà a costruire sicurezza in voi stessi. Quando salirete avrete alle spalle un periodo vincente, giocherete al vostro meglio – pronti per stakes più alti e giocatori più gambler

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Kristy Gazes

L’articolo è stato tratto da FULL TILT

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