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Seven Card Stud: la selezione delle starting hands

Un 'rolled up' è quel che si dice partire con il piede giustoNel gioco del Seven Card Stud – la variante di poker più praticata fino all’avvento dell’Hold’em – la selezione delle mani di partenza è fondamentale, e giocare chiusi fortemente raccomandato. Vediamo quindi una panoramica su quelle che sono le migliori mani di partenza del Seven Card Stud, assieme ad alcuni consigli generici su come sia più opportuno giocarle.

Partiamo dalla mano più forte che possa capitarvi, ovvero il cosiddetto “rolled up”: un tris servito, con una coppia nell’hole e la terza carta esposta. Oltre ad essere la più forte ha anche il vantaggio di essere difficilmente leggibile dai vostri avversari, ed infine potrebbe addirittura rivelarsi vincente allo showdown senza migliorare ulteriormente.

Ciò nonostante, slowplayare è sempre una cattiva idea: non dovreste mai permettere ai vostri avversari di inseguire progetti a condizioni favorevoli, ed inoltre il fatto che il vostro punto sia ben nascosto farà sì che siano portati comunque a pagarvi, perché non vedranno carte esposte che li spaventino.

Altra mano di partenza ottima è quella che contiene una coppia, con una distinzione fra split pairs e buried pairs. Anche in questo caso, è evidente come una coppia nascosta nell’hole sia migliore di una formata con la terza carta esposta, per ragioni simili a quelle esposte in precedenza.

Naturalmente, come sempre in questa variante osservare le carte esposte dai vostri avversari potrà darvi indicazioni preziose circa la forza della loro mano e conseguentemente della vostra, nonché della probabilità di migliorare o meno il vostro punto.

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Jeff Lisandro, maestro degli Stud gamesQuesto fatto è particolarmente vero quando la vostra mano di partenza è composta da tre carte del medesimo seme, o tre carte che possano costituire un progetto di scala: evidentemente, se molte carte utili per il vostro progetto sono già esposte dai vostri avversari, è chiaro che le speranze di chiudere il vostro draw si riducono, e quindi la sua forza si affievolisce.

Solitamente, queste sono le mani principali che vengono giocate: in alcune circostanze è possibile entrare nel piatto anche con mani più marginali (ad esempio avendo tre carte più alte di tutte quelle esposte dagli avversari) o cercando di rubare il pot con un asso esposto se nessun altro ha effettuato un rilancio né vi sono altri assi in tavola, ma in entrambi i casi è opportuno muoversi con cautela.

Infatti, a meno che non giochiate a limiti alti dovete considerare che il Seven Card Stud almeno in Italia è disciplina poco esplorata: stimare di avere molta fold equity contro avversari non particolarmente abili e quindi presumibilmente curiosi potrebbe arrivare a costarvi caro.

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