Per meglio spiegare questo aspetto tecnico, facciamo subito un esempio concreto: siamo in un torneo on-line da 30$ di buy-in e proprio nel primissimo livello di gioco con bui 10/20. Da uno stack di partenza di 3.000 sono salita fino a 3.680 e da middle-position ricevo j j .
C’è un limp prima di me così scelgo di rilanciare fino a 100, chiamati subito dal giocatore sul bottone. L’azione torna al limper il quale, invece di adeguarsi alla mia puntata, re-raisa fino a 480.
Che fare a questo punto? Per tutti coloro che hanno già pensato di vedere la puntata e rivalutare il flop, vi chiedo prima di fare alcune considerazioni: come detto in precedenza ho 3.680 chips mentre l’avversario ne ha meno, tale da rendere lo stack effettivo pari a 3.400. Pertanto, fare call di 480 pre-flop non ci dà le odds necessarie per cercare di chiudere un set. Poiché infatti ne centreremo uno soltanto una volta su 7,5, ciò significa che lo stack effettivo deve essere 7,5 volte il suo raise affinché possiamo contare anche sulle implied-odds.
Inoltre c’è anche la possibilità che, dopo aver chiuso il set, le nostre carte non siano neanche vincenti quando ad esempio l’altro ha in mano AK e non chiudendo nulla al flop passa tranquillamente di fronte ad un nostro push. Quindi anche questa eventualità rende la nostra chiamata pre-flop molto sconveniente.
Come regola base da seguire consiglierei di non chiamare con più del 10% del nostro stack in un piatto re-raisato e con l’obiettivo di cercare il set. E, sempre per lo stesso proposito, mai fare call con più del 5% delle vostre chips di fronte ad un singolo open-raise.
Queste differenze di percentuale nascono dalla considerazione che in un piatto tri-bettato, il range dell’avversario è più ristretto e sarà probabilmente composto da mani che ci pagheranno più facilmente nel caso riuscissimo a chiudere il nostro punto. Nel secondo caso invece, se qualcuno apre il piatto da middle position e voi avete una coppia di 3 in posizione di small-blind, sicuramente non vorrete fare call a meno che non abbiate il giusto stack per farlo, visto che il suo range sarà decisamente più ampio e, di conseguenza, le possibilità che non becchiate nulla al flop aumenteranno considerevolmente. Inoltre capiterà spesso che una sua continuation-bet, anche fatta con 6-7 suited, ci costringerà ad abbandonare il piatto.
In conclusione, giocare per il cosiddetto “set-mining” è sicuramente affascinante e, in determinati casi, anche molto remunerativo, ma cercarlo ad ogni costo soltanto perché avete una coppia in mano può risultare assai controproducente.