Coi buy-in che si fanno sempre più importanti, continuiamo la serie di articoli strategici sui sit’n’go riportando le indicazioni del giocatore professionista e Team Pro diPoker Stars, Lee "Final Table" Nelson.
Nei tornei da 20 euro di costo d’iscrizione, il vostro approccio all’early stage sarà ancora tight, tuttavia la probabile presenza di avversari più skillati vi porterà ad affrontare situazioni di gioco diverse e maggiormente complesse.
Se avete comunque scalato i livelli partendo almeno da quelli da 1 €, avrete presumibilmente accumulato abbastanza esperienza da poter giocare anche più mani nelle fasi iniziali del torneo. Prima di dedicarci ad esse, però, introduciamo una serie di nuovi concetti.
CPR e CSI
Per valutare meglio il proprio stack in ogni fase del torneo, utilizzeremo due indicatori già noti a chi ha letto Kill Phil dello stesso Nelson in collaborazione con Blair Rodman: il Cost Per Round e il Chip Status Index.
Il primo serve a capire quanto vi costerà un intero giro al tavolo ed è calcolato sommando i due bui e le eventuali ante. Ad esempio: se i blind sono 25/50, il CPR sarà pari a 75; con bui 75/150, il CPR sarà 225. In tornei con l’ante, moltiplicatela per il numero totale dei giocatori e aggiungete la somma dei due bui. Per cui, se il livello è 100/200 con un'ante di 25 ed al tavolo ci sono ancora 4 giocatori, il CPR sarà uguale a 100+200+(4*25)=400.
Per quanto riguarda il CSI, esso sarà pari all’entità del vostro stack diviso per il CPR. Non è importante essere precisi al 100%, perchè una sua approssimazione andrà spesso più che bene. Ad esempio, se il CPR è 50 ed avete ancora 1.085 chips, non vi servirà sapere che il CSI è pari a 7,23. Basterà capire che corrisponde a circa 7.
Da adesso in avanti considereremo il CSI come indicatore della misura del vostro stack. Se non ci sono ante in gioco, potrete calcolarlo al volo perché corrisponde ai 2/3 del numero di big blind che ancora vi rimangono.