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ThEcLaiMEer, sopravvissuto ad un downswing da 185.000 dollari

Molti giocatori professionisti che si dedicano ai tornei online lo ripetono fino allo sfinimento: in troppi non si rendono conto di quanto la varianza incida su questa specialità. E la storia di Richard James Trigg sembra in qualche modo confermarlo ancora una volta.

Buon amico di Chris Moorman e giocatore professionista ormai dal 2006, "ThEcLaiMEer" nonostante abbia solamente trent'anni in quest'ambiente può considerarsi a pieno titolo un veterano, e come tale può dire ormai di averne viste di cotte e di crude.

Nel 2011 ad esempio mise a segno il suo più importante successo in carriera, un quarto posto nel Main Event SCOOP che gli garantì 102.000 dollari: "Fu un grande risultato per me, le World Series Of Poker cominciavano nel giro di una settimana, tutti i miei amici stavano per partire ed io ero praticamente andato rotto, non potevo permettermi neppure un pacchetto di sigarette".

Un rischio che, verosimilmente, ha corso anche lo scorso anno, almeno a giudicare dal suo grafico su PokerStars, testimone di un downswing che mette i brividi ma anche di un recupero fulminante nel corso del 2014: non a caso, figura oggi nella top ten dei migliori giocatori online.

Nel gennaio del 2013 i suoi profitti erano infatti pari a circa 200.000 $, mentre ad un anno di distanza erano stati praticamente decimati, nel giro di appena qualche migliaio di tornei. A dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, che lo spending elevato ed il field competitivo di una poker room come PokerStars.com possano presentare un conto estremamente salato.

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Per sua fortuna è poi cominciata una decisa inversione di rotta, grazie ad un paio di successi da oltre 20.000 $ l'uno e ad una serie di altri piazzamenti capaci di riportarlo ai livelli di un anno fa, finalmente fuori dal baratro. Ma come ci è riuscito?

Difficile individuare un'unica ragione, prima ancora che inutile: sicuramente i ritrovati successi gli avranno dato morale, risultati dovuti probabilmente sia ad una sua evoluzione come professionista che ad una fortuna finalmente non più ingrata. Del resto, come si evince dal grafico all'inizio della sua carriera la sorte gli era stata tutt'altro che sconosciuta.

"Il poker è in continua evoluzione - ricordava lo scorso febbraio a pocketfives.com - ed in questo senso chi gioca anche nel corso della settimana ha il grosso vantaggio di poter cogliere prima degli altri quelle che sono le nuove tendenze. Molti grinder sono pigri, e questo può rivelarsi un grosso sbaglio. C'è bisogno di fare continua pratica, mentre in troppi dopo alcune vincite importanti cominciano a presentarsi soltanto per i domenicali".

Ma se anche fosse, in fondo, tanto meglio per quelli come lui...

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