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giuliano bendinelli thinking process

"Se check-foldo river allora non chiamo mai!" Il thinking process di Giuliano Bendinelli nella ultima mano del High Roller MicroMillions

Nel video-replay del tavolo finale High Roller MicroMillions in cui Giuliano 'giuli90' Bendinelli ha chiuso al secondo posto, ci è saltata all'occhio la mano che ha segnato la fine del torneo, in cui il genovese ha floppato una doppia coppia che è poi stata counterfeitata al river.

Con la gentilezza che lo contraddistingue Giuliano ci ha fornito il thinking process della mano che gli è costata il secondo posto al torneo delle MicroMillions di PokerStars (poker)/Sisal (poker).

La mano

Ecco lo spot che ha segnato la fine del torneo: su blinds 300k/600k 'giuli90' e 'FullD1Re' erano divisi da dieci milioni di chips. Clicca sul riquadro per vedere la mano.

E ora lasciamo la parola a Giuliano, che ha iniziato col dirci di aver giocato il torneo con la febbre.

"Non so nemmeno come ho fatto a stare tutte quelle ore davanti al pc, sia il day uno che il day due. Ho detto 'va beh giochiamo' perché mi stavo annoiando ma son proprio qua che non connetto, poi va beh sì, è andata abbastanza bene diciamo..."

Come ha pensato Giuliano

Giuliano spiega che la sua azione preflop e al flop è pienamente standard, e poi approfondisce la size adottata al turn, già proiettata sul river.

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"Penso che la mano sia abbastanza standard. Difendo preflop 30x con J2s e poi check-raiso al flop in pure value. Al turn betto mezzo pot che sarebbe una size troppo piccola su quel su quel run out lì, ma l'ho fatta per adattare già dal turn la size allo stack-to-pot-ratio, quindi alla PSB che avrei avuto dietro al river. Se avessi bettato più grosso, come sarebbe stato giusto fare, al river sarei rimasto con una PSB troppo bassa, intorno a 0,4. Con questa size invece era di 0,6/0,7. Al river mi piace sempre avere una PSB sopra lo 0.5 in modo da avere ancora fold equity per bilanciare valore e bluff. Se arrivo al river e ho una PSB di 0,3 non ho fold equity quando sono in bluff, quindi diciamo che ho fatto una bet più corta al turn rispetto all'ottimale perché era la size che mi avrebbe fatto al river con una PSB ottimale di 0,6/0,7"

Quando arriva il Sette al river che mi counterfeita la two pair chiaramente non c'è più valore da prendere.

Giuliano Bendinelli

Il cambio di plan

Sull'ultima strada che ha pairato il board, però, Giuliano ha dovuto cambiare il suo plan.

"Su blank in ultima strada il plan era quello di shovare, chiaramente quando arriva il sette che mi counterfeita la two pair non c'è più value da prendere, perché se shovo mi chiama solo quello che mi batte. In pratica mi chiamano solo i jack con qualsiasi kicker che mi batte e le over pair. Quindi lo shove per valore al River non ha più nessun senso rendendo il check obbligatorio.

Poi si può discutere tra check-call e check-fold, però se check-foldo questa in pratica sto check-foldando tutto, perché già check-foldo alcuni give up, tipo dei combo draw che su quel sette che paira non shovo in bluff... Se check-foldo anche una doppia counterfeitata in pratica non ho mani che check-callo e quindi lui può fare all-in con tutti i suoi missed draw - e ce ne sono parecchi sia di colore che di scala - con tutti i suoi floating, con le overcard con cui ha floatato e poi shova river in bluff."

Giuliano spiega che dopo l'ultima carta comune la sua action è diventata in un certo senso obbligata:

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"Se tutte le volte che checko sto check-foldando è una linea troppo exploitabile, poi magari sul punto it può anche funzionare perché magari la popolazione bluffa meno di quanto dovrebbe, però non mi piace non avere un range di check-call al river e se voglio avere una mano con cui non posso shovare per valore, ma altresì con cui non voglio check-foldare, questa è la mano perfetta.

Non posso shovare per valore perché non ci sono mani che mi chiamano da peggio se faccio allin al river. Però allo stesso tempo se check-foldo questa combo sto check-foldando davvero tutto, perché delle mani con cui arrivo al river senza shovare per valore questa doppia counterfeitata è una delle migliori, quindi la metto nel range di check-call sperando che mi giri un progetto bucato o qualsiasi forma di floating."

La combo inattesa

Allo showdown Giuliano si aspettava che l'avversario girasse carte diverse:

"Diciamo che sono stato un po' sfortunato perché mi ha girato sto sette off marcio. Ci può pure stare eh, però a volte lo checka flop, a volte lo folda non dico al flop però magari al turn sì. Quindi non ha tutte le combo di 7x ma solo qualcuna, che peraltro è blockerata sia dal board sia dal fatto che spesso la gioca diversamente, non la cbetta o comunque cambia qualcosa nella sua linea.

Ho preso in considerazione di perdere dai 7x ma, a dire la verità, principalmente pensavo di perdere da AJ-KJ-QJ, che tra l'altro sono combo blockerate sia dal mio Jack che da quello sul board. Oppure che ne so, di perdere da AA-KK-QQ, ma stiamo giocando in heads-up quindi i range sono abbastanza larghi e queste combo sono quasi ininfluenti.

Di 7-x ce ne sono ma non così tanti. Vabbè, di sicuro non è la mano migliore che abbia giocato nella mia vita però alla fine non è nemmeno così male."

Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico mi sono appassionato al poker e dal 2012 è diventato il mio pane quotidiano. Intanto ho scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco.
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