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Tom Dwan analizza uno scontro da 193.000$ con Doyle Brunson

Fino al 2011 Tom Dwan è stato uno dei massimi protagonisti dello show televisivo "Poker After Dark" e alcune delle mani giocate in quel contesto sono entrate di diritto nella storia del poker. Spesso si parla degli enormi piatti vinti da "durrrr", magari grazie a bluff ai limiti del reale, mentre oggi vogliamo proporvi uno scontro tra l'ex ragazzo prodigio del poker online e una leggenda di questo gioco come Doyle Brunson. Ad analizzare questo spot è lo stesso Tom Dwan, in un video di qualche anno fa girato per la ormai scomparsa Full Tilt Poker Academy.

"Rilancio preflop con 3 3 fino a 1.400$", racconta "durrrr". "Doyle Brunson ha 9 10 e mi rilancia fino a 4.900$. Tutti foldano e qui sinceramente non ho l'opzione di foldare preflop: potrei rilanciare qualche volte ma generalmente si deve chiamare e 3-bettare solo se si ha una lettura precisa sull'avversario. In quel caso non ne avevo, quindi ho chiamato in posizione".

durrrr

Il flop è 9 5 9 e Doyle sceglie di puntare 7.000$ su un piatto da 10.500$. "Contro molti avversari aggressivi dovrei essere avanti qui", spiega Dwan. Il fatto di giocare contro un giocatore piuttosto chiuso come Brunson potrebbe indurlo al fold ma alla fine sceglie di chiamare: "Ho la posizione e ho una mano decisamente difficile da giocare quindi potrebbe essere corretto foldare anche se sei avanti contro il range dell'avversario, perchè sarà molto difficile giocare le successive street. Tuttavia ho pensato che qua fosse corretto fare call con una coppia di Tre anche contro Doyle".

Sul turn casca il 6 e Brunson mette in mezzo la seconda puntata, questa volta da 22.000$ su un piatto da 24.500$. "Qui, per tutta una serie di ragioni, ho pensato che Doyle potesse avere diversi bluff nel suo range", dice il professionista del New Jersey. "Non è uno che mostra tanti big bluff ma ogni tanto li fa. Ovviamente in questo mano non era così, dato che aveva un tris di Nove... Vorrei poter tornare indietro e dire a me stesso di foldare! Però credo che la mia logica avesse ancora senso, anche se non ha funzionato in questa mano. Alla fine ho scelto di chiamare consapevole che non sarei stato per nulla felice se avesse puntato anche al river. In ogni caso sapevo che avrei chiamato spesso, ovviamente anche in base alla carta: su un Asso e una fiori avrei sempre foldato".

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Il river è un j e Brunson decide di andare all-in per 62.250$ su un piatto da 68.500$. Tom Dwan spiega in questo modo perchè ha scelto di hero-callare: "Per una serie di ragioni ho pensato che fosse probabile che Doyle mi avesse 3-bettato con K-Q suited o qualcosa di simile. Con queste mani avrebbe giocato nello stesso identico modo. Ovviamente è difficile dire ora se potesse essere vero oppure no. Dovevo solo sperare che la mia lettura fosse corretta e che girasse K-Q o A-10 o A-Q o qualcosa del genere per poter vincere i soldi in mezzo. [La mia lettura] potrebbe essere corretta o sbagliata, forse in futuro ne avremo un'idea più precisa. In questo caso comunque faccio call e lui gira un trips di 9, quindi non ha funzionato".

Il pot da 193.000$ finisce così tutto dalla parte di Doyle Brunson e ancora oggi, più di cinque anni dopo, è difficile dire se la logica di Tom Dwan fosse corretta oppure no. Questo il video della mano in questione:

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