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Un bot al final table TCOOP? Pokerstars indaga su "IvanHaldi"

Ieri vi abbiamo riportato i numeri incredibili della giornata di apertura delle TCOOP 2016 di Pokerstars.com, kermesse dedicata agli amanti dei tornei turbo. Tra i tanti eventi che abbiamo nominato c'era anche il numero 8, un MTT da 82$ di buy-in con la formula Big Ante e possibilità di re-entry. Per quanto la prima moneta non fosse certamente trascurabile (48.042$), solitamente questi eventi "minori" finiscono presto nel dimenticatoio, così come i nomi dei finalisti. Tuttavia, di questo torneo, e in particolare del runner-up, si parlerà ancora a lungo dopo alcune pesanti accuse lanciate su vari forum: secondo molti, dietro all'account del secondo classificato "IvanHaldi" ci sarebbe un bot.

Il primo ad avanzare questa ipotesi è stato "LuckboxStami", player finlandese che, ritrovatosi in heads-up con "IvanHaldi", ha esposto in chat i suoi dubbi sul fatto che ci fosse davvero un essere umano dietro a quel nickname. Prima di arrivare alle accuse del futuro vincitore, però, è bene fare un passo indietro.

Nessuno aveva notato stranezze riguardo il player russo "IvanHaldi". Quando si è giunti al testa a testa finale, però, è successo qualcosa di decisamente anomalo. "IvanHaldi" ha cliccato sulla casella per proporre un deal, ed è stato seguito dal suo avversario. In questi casi, quando tutti i giocatori rimanenti vogliono discutere un deal, compare in chat un moderatore di Pokerstars che comunica il payout secondo ICM e più in generale di occupa di fornire assistenza nelle trattative. Come da prassi, il torneo è stato fermato e si è presentato al tavolo virtuale "HostMatthieM" per chiedere ai giocatori come volessero procedere.

La lobby del torneo TCOOP in questione
La lobby del torneo TCOOP in questione

"LuckboxStami" ha chiesto di poter visionare la suddivisione del payout rimanente in base all'ICM e dopo aver letto i numeri ha accettato il deal. A quel punto sia lui sia il moderatore hanno iniziato a sollecitare "IvanHaldi" a interagire e a dire se fosse d'accordo oppure no, considerando anche che era stato lui per primo a cliccare su "discuss a deal".

Ciononostante, del player russo non c'era traccia: non rispondeva in chat e non sembrava nemmeno presente dietro lo schermo. Se le accuse si basassero solo su questo fatto sarebbero estremamente deboli, perché può succedere a chiunque, per tanti motivi, di non badare alla chat. L'host di Pokerstars, però, se l'è inventate di tutti i tipi per mettersi in contatto con "IvanHaldi", portando "LuckboxStami" all'inevitabile conclusione che il suo avversario fosse un bot.

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Dopo aver sollecitato un suo intervento nella chat comune scrivendo anche in russo, ha aperto una chat privata sul suo tavolo e lo ha anche provato a contattare telefonicamente, senza mai ottenere risposta. Anche in questo caso ci potrebbero essere delle motivazioni: "IvanHaldi" potrebbe essersi addormentato o allontanato dal computer. L'aspetto che rende la sua posizione difficilmente difendibile, però, è che mentre il tavolo finale dell'evento TCOOP era fermo in attesa di una sua risposta, il suo account era attivo su altri tavoli. Qualcuno o qualcosa cliccava e prendeva decisioni in altri tornei, mentre il moderatore di Pokerstars tentava in tutti i modi di mettersi in contatto con lui.

Questa circostanza ha ovviamente lasciato molto perplesso "LuckboxStami", che ha atteso per quasi un'ora per poi sentirsi dire che il torneo non poteva che ripartire vista la completa assenza comunicativa del suo avversario. A rendere ancora più sospetta la situazione c'è un fatto che non è passato inosservato: non appena il moderatore ha fatto riprendere il gioco "IvanHaldi" è tornato a giocare come se nulla fosse.

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Su Twoplustwo la discussione si è scatenata e quasi tutti gli utenti sono convinti che si tratti di un bot. D'altronde gli indizi portano fortemente in quella direzione: il comportamento di un giocatore che non risponde nella chat comune, né al telefono né nella chat privata (ed è bene sottolineare che Pokerstars ha la possibilità di aprire la finestra della chat privata in modo tale che sia impossibile non vederla) ma nel frattempo continua a giocare su altri tavoli è sostanzialmente ingiustificabile. Se a questo aggiungiamo che, non appena il gioco è ripartito, "IvanHaldi" è tornato a cliccare normalmente dopo un periodo di tempo che metterebbe in allerta chiunque, soprattutto quando ci sono in palio oltre 48.000$ di premio, allora è facile comprendere lo scetticismo generale.

Ci sono altri due aspetti che risultano poco comprensibili in questa vicenda. Il primo riguarda la richiesta di deal: perché un bot dovrebbe cliccare su quella casella? La risposta più comune in questo caso è che ci fosse un errore nel codice di programmazione che ha portato a un click sbagliato. Il secondo è la mano finale, quella che ha portato "LuckboxStami" a vincere il torneo: "IvanHaldi" apre con un miniraise a 1.6 milioni, "LuckboxStami" pusha per circa 4 milioni effettivi e riceve il call dall'avversario. Allo showdown il finlandese mostra a 8 , mentre il russo un misero 9 6 . Il board non regala sorpassi e "LuckboxStami" vince torneo e 48.042$. Un bot programmato per essere vincente terrebbe questa condotta in heads-up? C'è chi avanza l'ipotesi che la persona fisica dietro al bot, resosi conto della situazione, avrebbe scelto di fare una mossa molto "umana" per provare ad allontanare i sospetti.

È bene sottolineare, comunque, che non c'è stata ancora nessuna comunicazione ufficiale riguardo il nickname "IvanHaldi"; Pokerstars sta indagando. Vi terremo aggiornati su eventuali sviluppi.

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