È probabilmente una delle più grandi disfatte della storia del poker, sia per quanto riguarda le perdite di Galfond, sia per il forte richiamo mediatico che la sfida tra lui e “venividi1993”, aveva creato.
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Il riassunto
A Phil Galfond serviva una sessione rasserenatrice, qualcosa che gli desse coraggio per riprendere a spiccare il volo dopo due settimane di sonore batoste che gli avevano fatto perdere qualcosa come €800.000, ma la giornata numero 15, di cui parliamo qui nel dettaglio, è stata probabilmente la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
La partita sospesa di martedì
L’annullamento della giornata numero 16, quella di martedì, aveva già fatto circolare qualche voce tra i fan di Galfond sulla effettiva durata della sfida tra i due ed è stato lo stesso Phil ad annunciare la sospensione dell’intera challenge.
La conferma è arrivata da un lunghissimo post scritto di suo pugno:
“Bisogna riconoscere quando i downswing sono talmente elevati che è giunto il momento di arrendersi e giocare altrove, esattamente come è giunto il momento di fare una pausa e riorganizzarsi.
Fino a pochi giorni fa ero molto orgoglioso della gestione che stavo tenendo della sfida e penso di aver giocato bene, lo dico cercando di essere il più equilibrato possibile.
Dopo una serie praticamente infinita di giornate perdenti, ero riuscito a trovarne una in cui ho vinto €88.000 e mi pareva di aver imbroccato la strada giusta, avevo ritrovato la fiducia nel mio gioco, anche se in realtà credo di non averla mai persa.
Durante la sessione successiva ho fatto registrare la mia perdita maggiore, €268.000, ho avuto qualche situazione di tilt durante quella giornata, ma sono riuscito a giocare almeno il mio B-Game. Considerando le circostanze sono stato orgoglioso anche in quel frangente di come ho gestito la situazione, mentre per le ultime due giornate non posso dire la stessa cosa.
Ho completamente abbandonato il mio piano di gioco e mi sono fatto trasportare da quei colpi che mi avrebbero fatto sentire emotivamente “bene”, ma questo ha causato in me tutta una serie di problemi che non mi hanno più permesso di radunare i miei pensieri in modo coerente.
Galfond: Giocavo spaventato
Ho cominciato a giocare spaventato, mi aspettavo di perdere e la cosa faceva semplicemente far funzionare male il mio cervello.
La cosa più difficile da affrontare in un down così prolungato non è tanto la perdita di denaro, quanto la perdita della speranza. È il divario tra ciò che pensavo di vincere e il risultato ottenuto, il parametro che mi fa pensare di aver perso molto, molto di più che il risultato in sé.
E questo ti fa vedere le tue sessioni future in maniera distorta.
Sono riuscito a mantenere la calma, giorno dopo, perdita dopo perdita, mi sono concentrato sul mio miglior modo di giocare e quando ho avuto quella sessione profittevole, ho iniziato ad avere nuove sensazioni positive per il futuro della sfida.
Nelle tre successive giornate mi è stato dimostrato con forza che ciò non sarebbe successo.
Trovato il mio limite mentale
Ho letteralmente perso quella speranza che si è trasformata in depressione e, seppur sono orgoglioso di come ho affrontato i periodi peggiori della sfida, la mia mente ha trovato il suo limite.
Ho affrontato dei downswing di questa dimensione altre volte, ma il fatto che sia capitata durante una sfida pubblica di cui ero particolarmente entusiasta, ha fatto il resto.
Non so se questa esperienza sia stata positiva o negativa, a prescindere dal risultato finale, so solo che giocare il mio A-Game o B-Game in queste situazioni è stato difficilissimo, ma ci sono riuscito.
So per certo anche che quando il mio avversario ha giocato, praticamente sempre, il suo A-Game, il mio C-Game non poteva competere e non avrei saputo quando sarei riuscito di nuovo a dare il meglio di me. Non credo prestissimo.
Ieri (martedì, ndr), mi son preso un giorno libero per pensare a ciò che stava succedendo e si è fatta strada in me la considerazione di poter gettare la spugna, accettare la sconfitta e resettare la mia mente prima di passare alle sfide successive.
Quello che ho deciso di fare per ora è vedere se riesco a mettere la mia testa a posto in breve tempo prima di affrontare la stessa sfida con Venividi. Con lui avevamo in programma di giocare altre 6 sfide da qui al 19 febbraio, ma questo di certo non accadrà e pagherò la penale (circa 3k/day), perchè non parteciperò a queste giornate.
La decisione finale
Appena capirò che il mio cervello è pronto a ripartire, deciderò se continuare a giocare contro Venividi a partire dal primo marzo (come era programmato da tempo), oppure se sarà il momento di riorganizzarmi e passare ad altri avversari.
So che è stato difficile per alcuni di voi guardare questo tipo di spettacolo, ma so, e vorrei che sapeste tutti, che realisticamente, per quanto non voglia, dovrò semplicemente subire le conseguenze di queste sconfitte.
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato alla sfida e ci hanno guardato, creato contenuti e parlato della partita.
Mi dispiace per la piccola interruzione, ma prometto che ci saranno comunque tante sfide da affrontare”