Nonostante sia destinata al cassetto dei ricordi per via della rivoluzione di PokerStars sul VIP system, la corsa a Supernova Elite è percorso durissimo e di cui andar fieri. Se si riesce a ottenere l'obiettivo totalizzando un profitto ai tavoli è cosa ancora più rara e prestigiosa. Se poi si centra il target alla prima esperienza seria di grinding allora beh, bisogna solo scappellarsi.
E il cappello ce lo leviamo di fronte a Samuele Pierini alias Vertyzoo, 24enne marchigiano che dal 29 dicembre scorso è titolare delle celebri sette stellette. Un percorso difficile ma esaltante, che rimarrà qualcosa da raccontare ai nipotini nonostante l'inattesa svalutazione economica di quello che rimane un grosso sacrificio, in termini di tempo e di salute psicofisica.
Tutto è iniziato nell'ottobre 2014: "Giocavo da 4 anni cash game 6-max tra il NL50 e il 200, ma in realtà non si possono considerare tali perchè sono sempre stato molto discontinuo. Inoltre mi ero laureato da poco in Informatica applicata, e per questo avevo smesso di giocare per 6-7 mesi, un periodo che nel poker è lunghissimo."
Samuele stava decidendo se mettersi subito a cercare lavoro o provare a giocare seriamente a poker, visto un discreto bankroll che era riuscito a costruire in precedenza. Un giorno, per puro caso, un amico gli fa notare la promo "Road to Supernova Elite con Pokermagia", convinto che fosse ciò che faceva per lui. Samuele si candida."Feci un colloquio e poi 2-3 mesi di prova insieme ad altri 4 candidati. Alla fine scelsero me e l'avventura ebbe inizio".
Samuele viene affiancato da Max Zunino come coach e Nicola "garrincha" come mental coach. Si parte con il NL100 zoom, ma non va tutto come previsto... "I primi giorni vanno alla grande, poi calo e il primo mese lo chiudo in negativo, ma questo era da mettere in conto, poichè dovevo abituarmi alla mole di gioco e al field nuovo. Il problema è che a febbraio va anche peggio. Così mi ritrovo dopo due mesi in cui ho perso più di 100 stack e sono molto abbattuto, perchè non mi aspettavo un tracollo del genere."

Qui interviene lo staff di Pokermagia per supportare l'allievo: "Non avevo pensato di abbandonare, anzi temevo che fossero loro a "quittarmi". Invece in quei giorni sento sia Somfranz che Mandrake ed entrambi mi rinnovano la fiducia, convinti che ce la potessi fare. Questa cosa mi ha aiutato molto, così decidiamo di abbandonare momentaneamente lo zoom e di intensificare le sedute di coaching."
A marzo Pierini torna a vincere, ma gioca poco per via di una vacanza già programmata a suo tempo. Quindi la marcia riprende e diventa via via più sicura, con un picco nei mesi caldi: "il periodo da metà maggio fino a ottobre è stato senza dubbio il migliore, quello in cui ho espresso il mio miglior gioco. Penso sia dovuto al fatto di avere migliorato diversi aspetti organizzativi, riuscendo a trovare un bilanciamento corretto tra grinding e vita reale.
Gli ultimi mesi sono stati molto pesanti, perchè la stanchezza iniziava a farsi sentire. Nelle ultime settimane ero davvero molto provato, e qui il supporto di Garrincha è stato quanto mai prezioso."
Quanto gioca un massgrinder "improvvisato" che si trova a correre per elite? "Quando grindavo Zoom da 6 a 9x, mentre il 6-max tablavo almeno 12x. A livello di tempo, invece, nel periodo migliore giocavo 9 ore al giorno, ma alla fine ho dovuto intensificare arrivando a più di 12 al giorno."
Alla fine l'agognato obiettivo è stato raggiunto il 29 dicembre: 2,26 milioni di mani e persino il segno + alla voce "profitto netto" con circa 2.700€ di guadagno (per chi non lo sapesse, fare Supernova Elite è equivalso finora a circa 70mila euro di guadagno proveniente dalla rakeback).
Fare elite con profitto non era tra le richieste di Pokermagia, ma una sfida personale: "L'unica cosa che importava era arrivarci, ma avevo un challenge con me stesso perchè sapevo di potercela fare".
Un traguardo fantastico, un percorso molto duro reso ancora più difficile dall'annuncio di fine ottobre da parte di PokerStars. "Se guardi il grafico, si nota un downswing importante circa a 1,8 milioni di mani. Erano proprio i giorni immediatamente successivi all'annuncio ed ero ovviamente molto "scazzato" dalla cosa. Mi ha chiamato anche Mandrake per sostenermi, mi ha raccomandato di non abbattermi e pensare a raggiungere l'obiettivo. Mi ci sono volute un paio di settimane.

Per il resto non posso valutare la scelta di PokerStars a livello aziendale. Certo dal punto di vista del giocatore è stato un annuncio tardivo. Alla fine, se avessero messo in chiaro da subito che i benefici per i SNE sarebbero cambiati, non ci sarebbe stato problema. Il vero beneficio viene dal secondo anno, infatti chi planna SNE lo fa per almeno due anni. Così invece mi sono trovato a dovere ripianificare totalmente il 2016."
Tradotto in termini pratici, ciò significa un anno di grinding multiroom: "giocherò NL100 e 200, con qualche puntata al 400. Il vero obiettivo è far diventare il 200 il mio main game."
Nonostante la ricompensa economica di questo traguardo da ironman sia stata modificata in corso d'opera, il percorso rimarrà comunque una tappa importante nella crescita globale di questo 24enne: "Grazie a questa avventura (e a Pokermagia che ha creduto in me) ho raggiunto un livello di autogestione importante, e non parlo solo dei tavoli: fare elite non è solo saper giocare e massare, perchè ti toglie spazio vitale e devi cercare di non eliminare tutto il resto. Trovare un equilibrio diventa molto impegnativo ma io ce l'ho fatta, e questo mi rimarrà!"