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Doug "WCGRider" Polk e "Denoking" sono tornati a sfidarsi in heads-up sui tavoli di Full Tilt Poker, è stavolta è stato lo svedese ad avere la meglio: nonostante una sessione piuttosto breve, è stato infatti capace di vincere 308.000 dollari.
Se in precedenza la lotta fra i due si era protratta per alcune migliaia di mani, stavolta i due protagonisti del No Limit Hold'em high stakes ne hanno giocate poco più di 600, tuttavia a limiti più alti del solito: i due si sono infatti scontrati su tre tavoli di $300/$600.
Come ricorderete la volta scorsa lo statunitense aveva registrato una vittoria schiacciante, frutto anche di diverse mani favorevoli che non avevano lasciato scampo a "Denoking". In questa occasione, fatta anche di molti piatti vinti senza showdown da entrambi i giocatori, è successo forse l'inverso, con lo svedese che in più di un'occasione aveva ottime mani quando "WCGRider" ha provato a pestare il piede sull'acceleratore.
Esemplificativo in questo senso è un piatto 3-bettato proprio da Doug Polk, dove i due stanno giocando per 120.000 dollari effettivi. Su flop q 10 7 "WCGRider" si limita a check/callare sia al flop che al turn quando cade il 9 , ma poi su river 6 decide di openpushare per 79.200 $ su piatto di 81.600 $ con q 10, venendo però facilmente chiamato da "Denoking" che per l'appunto nascondeva a q per il colore nuts.
Del resto, sebbene oltre 300.000 dollari possano apparire un'enorme cifra a questi limiti si tratta di appena 5 buy-in, che giocando heads-up su tre tavoli e molto spesso in condizioni deepstack significano di fatto poco più di nulla.
In questa occasione è stato proprio lo svedese ad interrompere la sessione prima del solito, dando però appuntamento a breve a Doug Polk. Complessivamente, da quando hanno cominciato a giocare frequentemente in heads-up i due sono sostanzialmente breakeven, con "WCGRider" in leggerissimo vantaggio dopo i 738.000 $ guadagnati nella scorsa occasione
"Denoking" non è in ogni caso tipo da scappare col malloppo, e così potrebbe essere soltanto una questione di ore prima che i due tornino a darsele di santa ragione a tavoli che un tempo erano affollati, ed ora hanno bisogno di due "pazzi" che anziché puntare ai più scarsi in circolazione hanno deciso di prendere il toro per le corna, convinti evidentemente entrambi di poter avere infine ragione.
