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Todd Brunson

Essere figli della leggenda vivente del poker Doyle Brunson potrebbe non essere facile, soprattutto se si decide di intraprendere la stessa professione del padre. Tuttavia Todd Brunson ha saputo uscire dal cono d’ombra creato dalla fama paterna e questo, più di tutti gli eccellenti risultati in carriera, è forse il suo maggior successo.

Todd Brunson nasce in Texas nel 1969 e, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, si avvicina al poker solo dopo il diploma alle scuole superiori. “Galeotto” fu un viaggio in Australia dove Todd accompagna il padre per un torneo di poker: ” Doveva essere una vacanza per me – ha dichiarato Brunson jr –  ma tutti quanti giocavano a poker dalla mattina alla sera, non c’era altro da fare, io mi annoiavo e così ho deciso di giocare anche io e… eccomi qua, sono diventato un giocatore professionista”.

Nonostante Todd sia figlio dell’autore del “Super System”, il libro di poker considerato la bibbia dei giocatori, sostiene di aver imparato il gioco da solo. Si iscrive a Legge alla Texas Tech University, ma il poker lo attira più degli studi che molla dopo tre anni, per diventare un giocatore di poker a tempo pieno.

E’ il 1989, Todd Brunson ha 20 anni: determinato più che mai a farsi strada nel mondo del poker, inizia la sua gavetta nei tornei live. Tutto arriva velocemente per Todd, chissà se nel suo “apprendistato” c’è lo zampino del padre Doyle. Comunque sia, colleziona piazzamenti ITM con una certa regolarità, WSOP incluse dove nel 1992 si classifica 13esimo al Main Event. Ma è a Los Angeles che incassa l’assegno più alto dei suoi esordi, quando nel 1993 vince il torneo Jim Brady Month per 198.000 $ di premio.

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E’ l’inizio di una lunga serie di risultati positivi, come i 10 final table che sia nel WPT che nelle WSOP riesce a conquistare. Alle World Series of Poker del 2005 vince il suo primo (e ad oggi unico) braccialetto nell’evento Omaha Hi-Low per 256.000 dollari di premio. In quello stesso anno anche papà Doyle porta a casa un braccialetto e i due diventano la prima coppia padre-figlio a vincere un braccialetto WSOP ciascuno, nello stesso anno.

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Finora Todd Brunson ha accumulato nei soli tornei live vincite più di tre milioni di dollari, impressionante se pensiamo che il suo main game non sono i tornei, ma il cash game high stakes. Todd è un regular delle poker room della Strip, dove genera action milionarie. Ancora si racconta di quando vinse 13 milioni di dollari in due giorni di heads-up al 50.000$/100.000$ NLH! E’ un assiduo frequentatore anche dei tavoli di cash game high stakes televisivi: SuperStars Invitational, High Stakes Poker, Ultimate Poker Challenge o il Big Game, sono alcuni degli show che gli hanno dato la popolarità, aiutandolo ad uscire dall’ombra lunga del padre.

Todd Brunson non è solo un giocatore di poker professionista, l’aver contribuito alla stesura della sezione sul Seven Card Stud High Low, inserita nel libro “Super System 2” di Doyle Brunson, gli ha aperto la strada anche alla carriera di scrittore. Ha collaborato con altri Pro alla realizzazione di libri (uno su tutti Daniel Negreanu), inoltre scrive articoli per parecchi magazine specializzati.

Per un periodo della sua vita, Todd è stato legato sentimentalmente a Jennifer Harman, con cui è rimasto amico e condivide la custodia dei cani acquistati ai tempi della loro love-story. Oggi Todd Brunson gestisce la poker room di famiglia DoylesRoom, dove spesso lo si può trovare ai tavoli online. Vive a Las Vegas e si può affermare che si sia riscattato dal cognome ingombrante che porta: ha dimostrato di essere un player capace e vincente, e come disse una volta a Mike “The Mouth” Matusow, che lo stuzzicava sul fatto che avesse solo un braccialetto WSOP:” … io ho solo un braccialetto, ma tu quanti milioni hai? ”

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