Con il suicidio del Tottenham di lunedì scorso, la vittoria del Leicester sembra oramai scontata in Premier per la gioia dei suoi tifosi e dei fortunati che ad inizio stagione avevano piazzato la scommessa folle (pagata 5000 a 1) nell'antepost. Eh si, perché se vogliamo dirla tutta, bisognava essere dei gamblers incalliti per credere in un'impresa così folle. Ma il calcio è "l'oppio dei popoli" e di fronte alla propria squadra ed ai colori del cuore, siamo tutti legittimati a perdere la ragione.

E' una favola moderna. A Leicester oramai stanno venendo fuori le storie più strane, come matrimoni che rischiano di non essere celebrati: le nozze di una coppia (che aveva stabilito il fatidico giorno nel febbraio del 2015) sono state fissate l'1 maggio, il giorno della trasferta decisiva a Manchester contro lo United. Ve li immaginate gli invitati? Quanti simuleranno di star male pur di rimanere davanti al teleschermo?
Il premio della sfiga dell'anno (perdonate il linguaggio, ma quando ci vuole ci vuole) però va ad uno dei direttori di Bloomberg, John Micklethwaite. Cosa ha combinato il vecchio John? Un disastro.
Dal 1996 scommette ogni estate 20 sterline sul Leicester vincitore della Premier League, quest'estate si è dimenticato... "È il mio rito di ogni fine estate ma la scorsa primavera mi sono trasferito a New York per lavoro e me ne sono scordato". Un danno da 100.000 sterline circa, quasi 130.000 euro, oltre a tutti soldi donati ai bookmakers in passato a rincorrere un sogno.
Senza dubbio, Ranieri e i tifosi del Leicester lo indurranno la prossima estate a non scommettere di nuovo. Meglio mantenere le buone tradizioni.