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cartellino giallo scommesse

Scommesse truccate: noto giocatore della Premier League sospettato di "spot fixing"

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Ogni volta che si parla di scommesse irregolari nel calcio professionistico, i tifosi tremano. Del resto, si sa che ogni tanto capita che questo o quel giocatore finisca nell'occhio del ciclone, sospettato di aver "aggiustato" una partita o di non essersi comportato in modo completamente limpido e regolare. L'accusa che sta circolando in queste ore è pesantissima, e riguarda un giocatore di caratura internazionale militante nel campionato forse più famoso del mondo: parliamo dello svizzero Granit Xhaka, centrocampista dell'Arsenal, che secondo la nota rivista d'oltremanica The Athletic sarebbe indagato per "spot-fixing".  Difficile però provare la sua colpevolezza, non ci sono evidenze di un suo coinvolgimento, ma il flusso dei volumi è molto "sospetto" e le dinamiche in campo pure. Semplici coincidenze?

Lo spot fixing

Lo spot-fixing, anzitutto, è una macrocategoria che racchiude quei match che risultano essere truccati non necessariamente nel risultato finale, quanto su alcune particolarità della gara su cui (da qualche anno) si può scommettere: fattori come calci d'angolo, numero dei cartellini, numero dei fuorigioco e via dicendo. Questi ultimi, è facile da intuire, con la complicità di un giocatore disonesto, potrebbero essere facilmente falsabili.

Tuttavia, i maggiori campionati di calcio europei, finora, sono stati abbastanza al riparo da queste ultime eventualità, dal momento che gli stipendi dei calciatori sono estremamente elevati e teoricamente nessuno avrebbe bisogno di effettuare dello spot-fixing.

L'accusa a Xhaka

Con i fatti, però, tocca risalire sino al 18 dicembre scorso. Quel giorno si disputa Leeds-Arsenal, con i Gunners comodamente vittoriosi in trasferta per 1-4. Al termine della gara, però, numerosi scommettitori hanno effettuato una segnalazione su Twitter, secondo la quale una cifra considerevole di denaro era stata piazzata sulla piattaforma di Betting Exchange Betfair alla voce "Ammonizione SI" per il giocatore Granit Xhaka. In un sol colpo, infatti, sono state abbinate  65.000£ (cifra, per quel mercato, davvero sconsiderata), azione che ha fatto abbassare la quota da @3,25 a @1,8 .

Subito dopo l'accaduto, con l'Arsenal in vantaggio per 1-4 e a soli cinque minuti dal triplice fischio finale, l'Arsenal si appresta a battere un calcio di punizione nella propria metà campo. Punizione di cui si incarica Xhaka, che inspiegabilmente perde un sacco di tempo nonostante abbia svariate opzioni di passaggio. Dopo 25 secondi, al direttore di gara non resta che ammonire lo svizzero.

L'incidente è subito sembrato strano: del resto, i giocatori usano perdere tempo magari quando la propria squadra è in vantaggio di una sola rete a pochi minuti dal termine; ma con un vantaggio di tre reti in una partita che non ha più nulla da dire, prendere un giallo in tale circostanza risulta quantomeno insolito.

Le indagini

Allo stato attuale delle cose, sebbene l'accaduto sia clamorosamente sospetto, non ci sono evidenze ufficiali che accusino Xhaka di aver truccato anche solo parzialmente la gara. L'accaduto, in linea teorica, potrebbe far parte di una colossale e sfortunata coincidenza: vedremo se dai vertici della Premier League, in questo senso, arriverà una nota chiarificatrice.

Content specialist con laurea in Scienze della Comunicazione e oltre dieci anni di esperienza nel settore del gaming online. Seguo a tutto campo i progetti editoriali di Assopoker.com, contribuendo allo sviluppo dei contenuti strategici del sito e collaborando quotidianamente con il team. Organizzo il “Club del Poker” e collaboro anche con Italiapokerclub.com. Appassionato di poker, calcio e motori, al fantacalcio non ho rivali dichiarati… ma continuo a cercarne, giusto per tenermi allenato. Credo che conoscere a fondo un settore sia essenziale per raccontarlo con chiarezza, competenza e, quando serve, un pizzico di ironia.
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