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Clamoroso: l’Italia smantella l’ operazione All in? La promessa all’UE

La notizia è destinata a scatenare un terremoto, o qualcosa di simile, ed è una logica conseguenza della Sentenza Blanco-Fabretti del 22 ottobre scorso. Le autorità italiane sembrano indotte al fold in merito all’operazione “All in”, ovvero alle verifiche fiscali nei confronti dei giocatori di poker e alle vincite maturate nei casinò europei e non dichiarate.

Il 18 febbraio 2013, il noto fiscalista Sebastiano Cristaldi ha presentato una denuncia alla Direzione Generale Fiscalità e Unione Doganale della Commissione Europea, concernente la tanto famigerata operazione All in, condotta nei confronti dei poker pro azzurri.

La risposta – svela GiocoNews - dell’autorità europea non si è fatta attendere:

“Nel quadro della denuncia dei poker players italiani, i nostri servizi hanno avviato un dialogo con le autorità italiane in merito alle modifiche da apportare alla legislazione esistente relativa alla tassazione delle vincite conseguite presso casinò stranieri al fine di renderla compatibile con il diritto europeo e in particolare con la sentenza della Corte di Giustizia Europea del 22 ottobre 2014 resa nei casi C-344/13 Blanco e C-367/13 Fabretti”.

In merito a questa posizione decisa dell’UE, l’Italia sembra disposta a collaborare con una sostanziale modifica legislativa (circolare interpretativa del Ministero delle Finanze?), onde evitare una procedura d’infrazione.

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La Direzione Generale Fiscalità e Unione Doganale della Commissione Europea ha confermato: “Le autorità italiane hanno informato che le modifiche legislative da noi richieste saranno adottate entro l'estate 2015”.

E’ possibile che una norma interpretativa autentica sia contenuta nella Delega Fiscale o, altra ipotesi, potrebbe essere emanata una circolare da parte del Ministero delle Finanze o dell’Agenzia delle Entrate. In molti rimangono scettici perché dal Ministero era allo studio una nuova norma ad hoc per tassare i giocatori, ma la sentenza della Corte di Giustizia parla chiaro e le autorità europee sembra decise ad aprire una procedura d’infrazione. In tal caso, sarebbe una doppia beffa per il nostro Governo.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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