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Doyle Brunson vende la sua room e torna a Las Vegas

doyle-brunsonDopo 10 giorni di soggiorno a Londra e il 77esimo posto nel Main event dell’EPT, Doyle Brunson ha deciso di tornare a casa a Las Vegas, a causa di un fastidioso problema di salute (infezione renale): il texano non parteciperà quindi alle WSOPE a Cannes.

 Proprio in queste ore è stata annunciata la vendita del sito DoylesRoom, del quale è azionista nonché (ex) testimonial. La notizia era nell’aria da settimane dopo che “Texas Dolly” aveva preso le distanze dal progetto, a seguito del black-friday e dei noti problemi legali che ne sono conseguiti. Solo fino a sei mesi fa era una delle room di riferimento nel Nord America.

Ad acquistare la sala da poker è il marchio storico America’s Cardroom (AC), skin del defunto network Dobrosoft/Gold Chip. AC si era poi trasferita su Ongame prima che la famosa rete svedese si ritirasse dagli States a causa delle norme UIGEA approvate nel 2006 dall'amministrazione Bush.

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Con l’acquisizione del sito DoylesRoom, America’s Cardroom ritorna in modo eclatante nel mercato statunitense ed opererà sulla piattaforma Yatahay Network: il trasferimento dei clienti è previsto in queste ore.

Yatahay è tra i pochi operatori ancora attivi negli Stati Uniti insieme a CakePoker, la società europea Everleaf e Bodog. Merge Gaming continua ad accettare gioco dai propri clienti americani ma non accetta più nuove iscrizioni ed è in trattativa con la Lotteries and Gaming Authority (Monopoli dell’isola di Malta) per il mercato europeo. Anche Entraction Network (dopo l’acquisto da parte del colosso IGT) guarda con particolare attenzione al Vecchio Continente.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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