[imagebanner gruppo=gazzabet]L'anno scorso il Parlamento francese (su iniziativa del partito socialista) aveva bocciato - cogliendo tutti di sorpresa - l'ambizioso progetto dell'apertura del poker online transalpino alla liquidità internazionale, spiazzando l'Arjel e i Monopoli di Stato italiani.
A dodici mesi di distanza, il Ministero dell'Economia ci riprova ma tutto dovrà passare ancora una volta dall'Assemblea Nazionale.
Dal Ministero hanno fatto sapere che verranno effettuati altri tentativi di modifica alla legge esistente, con il coinvolgimento di alcuni parlamentari. "Stiamo lavorando ad un nuovo emendamento con la collaborazione dell'Arjel. La fase di consultazione è finita".
Per questo motivo, l'onorevole Manuel Abad guida un gruppo parlamentare (di 22 deputati) che ha presentato un emendamento alla legge sul “gioco digitale” che prevede la tanto attesa "apertura alla liquidità internazionale".
Matteo Renzi in compagnia di Hollande
Ancora non si conoscono i dettagli del nuovo progetto francese.
Le alternative sono due: riprendere il disegno originario con Spagna e Italia oppure prevedere un'apertura totale alla rete dot com.
La prima strada sembra la meno pericolosa per i giocatori transalpini, la seconda è senza dubbio più ricca di insidie considerando la presenza dei temibili giocatori scandinavi, inglesi, tedeschi e canadesi che potrebbero mandare broke, alla velocità della luce, il field francese.
Per l'Italia l'adesione sarebbe immediata, visto che al contrario dei cugini, non vi è bisogno di alcuna modifica della legge esistente.
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