Vai al contenuto
phil-ivey-londra

Phil Ivey: 24,5 milioni di motivi per sospendere IveyPoker

[imagebanner gruppo=ballas]

Phil Ivey ha annunciato su Twitter di aver sospeso su IveyPoker tutte le operazioni legate al gioco play for fun.  Secondo la versione ufficiale, l’operazione è stata giustificata da un rinnovamento tecnico, in vista di un pronto rilancio in grande stile nel 2015. In realtà, sono tempi duri per il re del poker.

Il Crockford Casinò non pagherà la vincita maturata in una sessione a baccart da 12,4 milioni di dollari, avendo perso la causa civile all’High Court inglese di Londra.

Inoltre questo precedente rischia di pesare come un macigno sul suo futuro e potrebbe avere un’influenza negativa sui giudici chiamati a decidere sulla vecchia querelle nata con il Borgata di Atlantic City per il medesimo motivo (l’edge sorting).

phil-ivey
Phil Ivey a Londra prima dell'udienza contro il Crockford Casinò

In caso di una nuova sconfitta in tribunale, Ivey sarà costretto a restituire al casinò del New Jersey 9,6 milioni di dollari. La causa è oramai in corso da più di un anno e siamo arrivati alle fasi conclusive. Negli High Stakes online le cose non vanno meglio: è sotto di quasi 2,5 milioni.

Alla fine, facendo due conti in tasca a Phil, tra poker e baccarat, considerando le vincite non pagate e quelle che dovrebbe restituire, rischia di perdere – nel volgere di pochi mesi – 24,5 milioni di dollari, una cifra iperbolica. Naturale che il progetto IveyRoom rallenti anche per un motivo legato alle strategie di mercato.

Diverse le considerazioni per IveyLeague: il coaching ha un bel potenziale soprattutto se la scuola porta il nome del giocatore di poker più famoso, in partnership poi con un certo Patrick Antonius…

Scopri tutti i bonus di benvenuto

IveyPoker invece – inizialmente - puntava sul mercato californiano: ha sottoscritto un accordo esclusivo con la catena di casinò indiani “Pala” che ha una propria sezione Interactive (GTECH è il fornitore del software) ed è guidata dall’ex CEO di Bwin-Party, Jim Ryan.

Ma fino a quando in California il mercato non sarà legalizzato, Ivey rischia di mandare in fumo investimenti milionari senza incassare revenues. Un modello di business che va rivisto.

Naturale quindi aspettare il 2015, per capire se il legislatore in California deciderà di regolamentare il mercato e quale decisione prenderanno i giudici ad Atlantic City. Il suo futuro è legato ad un doppio filo.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI