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Dan Colman inedito: come è nato il fenomeno che ha fatto infuriare Hellmuth

[imagebanner gruppo=ballas] Il personaggio del momento è senza dubbio Dan Colman, ma forse sarebbe più corretto parlare di un personaggio al contrario, di un anti-hero, un ragazzo oramai famoso e milionario che non ama le luci delle telecamere e della ribalta. L'opposto di Dan Bilzerian per intenderci.

Preferisce il low profile che pavoneggiarsi sui social network come Twitter o Facebook, eppure ne avrebbe il diritto, visto le sue vittorie incredibili.

Dan parla poco, ma quando decide di aprire bocca (vedi dichiarazioni post vittoria nel Big One Drop) o scrivere sui forum (invettiva contro Phil Hellmuth), lascia il segno e fa male. Non è simpatico ma questo non conta nulla, almeno per le classifiche che ha dominato nel 2014.

Ci svela alcuni aneddoti interessanti, il noto editorialista di PokerUpdate Lee Davy: "è un fenomeno che lo ami o lo odi. Pochi giorni prima dell'inizio del 125.000 $ PartyPoker Premier League VII, si era ritirato Greg Merson e Warren Lush (pr di Bwin-Party e organizzatore dell'evento, ndr) doveva trovare un sostituto. Non semplice riuscire a garantirsi l'adesione di un giocatore disposto a pagare 125.000 $ di buy-in”.

“La scelta è caduta su un giocatore sconosciuto ai più, il cui nick era 'mrGR33N13', regular high stakes degli Hyper Turbo SNG. Dan stava raccogliendo online cifre con un numero impressionante di zeri".

Interessante l'episodio raccontato da Davy: "Lush mi riferì di un colloquio successivo con Vanessa Selbst quando fu informata della scelta. La reazione della giocatrice americana fu abbastanza scomposta, con una frase irripetibile ma eloquente". In tutta evidenza, conosceva la fama conquistata online da Colman, un giocatore già molto temuto dai pro più famosi.

"Per la prima volta Colman giocò davanti le telecamere". Il noto giornalista però trova delle similitudini con un altro grande campione, seppur di una generazione diversa: "il mondo del poker non aveva mai visto un aumento di energia simile, dal rush di Erik Seidel nel 2011 quando l'attenzione si spostò sulle skills di questo leggendario giocatore capace di dominare le scene mondiali per un quarto di secolo”.

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“Esistono analogie tra Seidel e Colman. Entrambi sono tecnicamente brillanti ed entrambi preferiscono se le telecamere brillano in faccia ad altri. Le interviste di Seidel sono rare, come quelle di Dan che ha rilasciato alcune dichiarazioni (che hanno colpito nel segno, ndr) obbligatorie che spettavano al vincitore del Big One Drop. Colman odia le interviste e lo stesso vale per un altro giocatore high roller brillante come Fabian Quoss. Alcune persone sentono l'esigenza solo di giocare".

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Phil Hellmuth

Il risultato però è stato paradossale: più Colman è rimasto in silenzio (nonostante le sue numerose vittorie) per spostare l'attenzione sul gioco e più il focus dei media e della community è caduto su altri aspetti. L'invettiva contro Phil Hellmuth ("è il cancro del poker", "senza spina dorsale", “una puttana”) e la maglietta pro Palestina all'EPT di Barcellona saranno ricordate forse più delle sue numerosissime vittorie nel 2014. Inutile dire che hanno scatenato un vespaio, polemiche infinite.

"Lo adoro - rivela Lee Davy - . Non l'attacco personale a Hellmuth, ma il fatto che ha avuto il coraggio di dire quello che aveva in mente. Il mondo ha bisogno di persone supponenti. Sono stufo della falsità che ha invaso la nostra vita. Il giocatore di maggior successo del 2014 ha gli attributi per chiamare il boss una 'puttana'. Non passerà molto tempo che vedremo Dan Colman davanti ad una telecamera. Il ragazzino testardo crescerà. Lascerà la sua camera da letto e sarà una lotta divertente".

"Colman ha chiesto scusa a Phil Hellmuth per iscritto e quando i due incroceranno le armi al tavolo, seguiranno le scuse verbali. Impariamo non solo dai nostri errori ma anche dai nostri successi. Potete immaginare la trasformazione personale del ragazzo (capace di vincere nell'ultimo anno 22 milioni di dollari, ndr) nel 2014? Quanto è cresciuto attraverso le sue vittorie? E' un uomo alla ricerca di un significato, di uno scopo. Un uomo che ha talento e denaro e non è sicuro di cosa farà con esso".

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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