Guy Laliberté non è uomo da doversi curare troppo delle proprie perdite ai tavoli da poker, eppure al proprietario del Cirque du Soleil quei milioni di dollari persi su Full Tilt Poker, evidentemente, non vanno ancora giù.
"Mi sono fatto fregare come un ragazzino - ha dichiarato in una recente intervista - da giocatori che conoscevo personalmente, e che potevano contare su conti bancari di cui non rispondevano, non era il loro denaro".
Laliberté non crede quindi che i suoi avversari lo abbiano imbrogliato in senso stretto, ma che in sostanza il fatto di poter contare su soldi della poker room (rivelatisi poi più virtuali che reali) contro qualcuno che invece quei soldi ce li metteva di tasca propria, abbia dato ai professionisti un grosso vantaggio, al di là dell'aspetto tecnico: "Dal vivo non ho alcun tipo di complesso, ed i miei risultati sono buoni, ma online mi sono fatto raggirare come uno scolaretto".
"ladymarmelade" e"patatino" erano due dei suoi "storici" nickname su Full Tilt Poker
Del resto, Guy ha perso su Full Tilt Poker oltre sedici milioni di dollari su numerosi account, ed è quindi comprensibile che dopo quanto emerso a seguito del Black Friday gli sia ribollito il sangue al pensiero di tutto quello che gli era successo anni prima.
Sulla poker room ha smesso di farsi vivo dalla fine del 2008, ed a quanto pare non ha alcuna intenzione di ritornare proprio adesso: visti i risultati un'intenzione tutt'altro che incomprensibile: "Al di là del denaro perso, mi infastidisce la sensazione di essere stato raggirato essendo io per primo ad avergli dato una mano a farlo". Ma con la Coppa del Mondo alle porte, ha ormai altro a cui pensare.
Dal 1990, per ogni edizione, Guy compra infatti i biglietti per le fasi finali, spendendo una fortuna, sebbene per lui sia poca cosa: "E'una spesa davvero folle, eppure lo faccio ancora, è una questione di passione". E soprattutto, di poterselo permettere.